Sì, lo confessiamo, abbiamo passato la giornata di mercoledì a caccia di webcam “nevose”. Per noi, ma crediamo per tantissimi appassionati meteo, è un piacere per gli occhi soprattutto quando si ha la consapevolezza che si è trattato di uno dei pochi eventi nevosi dell’Inverno.
Stiamo ovviamente parlando della dorsale appenninica e dei rilievi delle due Isole Maggiori, mentre le Alpi sappiamo essere colme di neve dopo le abbondantissime nevicate tardo autunnali.
L’irruzione ha “premiato” i versanti orientali dell’Appennino, quelli esposti verso i Balcani (anche se poi, causa forte Grecale, non sono mancati sconfinamenti verso zone interne campane e laziali). E’ una questione puramente orografica: venti da est che si caricano di umidità (transitando sul mare) e che sbattendo sui contrafforti montani generano nubi e conseguenti precipitazioni. Con le basse temperature delle ultime ore è evidente che lo zero termico sia letteralmente crollato, difatti abbiamo visto nevicate a quote nettamente collinari.
Diciamo che se non ci fosse stato l’Adriatico difficilmente avrebbe nevicato, questo per dirvi che il mare esercita un ruolo essenziale nel governare il regime pluviometrico (in questo caso anche nivometrico).
Stamattina, se vi dovesse capitare di fare “un giro” tra la miriade di webcam appenniniche, è possibile ammirare tante località ammantate di bianco. Noi abbiamo scelto Capracotta, in Molise, che così come tantissime altri centri abitati dell’alto Appennino sta affrontando un Inverno a dir poco pessimo.
Sinora le buone notizie, ora le cattive. Non perché vogliamo essere a tutti i costi cattivi, ma perché purtroppo è la realtà dei fatti. E’ già tutto finito. Resterà un po’ di freddo, sì, ma anche le basse temperature hanno le ore contate. Nel fine settimana tornerà l’Alta Pressione e con l’Alta Pressione saliranno le temperature. Quindi, inevitabilmente, la poca neve caduta andrà incontro a fusione.
Le altre cattive notizie vengono dalle proiezioni: sino a metà mese il nulla assoluto, eccezion fatta per le Alpi. Forse neanche dopo, a meno che non cambi realmente qualcosa così come ipotizzato da qualche modello previsionale. Ma in questo momento è prematuro discuterne.
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