A grandi linee tutto procede come previsto anche se ci sono state alcune sorprese positive tra Alessandrino e Liguria di Ponente che hanno avuto la loro dose di precipitazioni e spruzzate a quote più basse di quelle da me previste sul Nord Italia. Invece oltre al secco, da segnalare due grossi incendi che sull’Alto Piemonte hanno distrutto 30ha di bosco a Cuorgnè e 50ha di bosco nel Verbano-Cusio-Ossola.
Andando a vedere l’evoluzione, a 500 hPa fino a sabato una goccia fredda con il suo minimo, che viaggerà tra Adriatico e Austria, interesserà l’Italia. A seconda della posizione del minimo, sul Nord Italia le correnti tenderanno a provenire dai quadranti Orientali alternate a correnti da Nord Est. Sul Centro le correnti tenderanno a provenire generalmente dai quadranti Nord Occidentali, mentre al Sud tenderanno a provenire generalmente dai quadranti Occidentali. Nei giorni successivi la goccia fredda sembra venir riassorbita verso Est anche se persisterà un’area di geopotenziali relativamente bassi sull’Italia con le correnti che tenderanno a provenire dai quadranti orientali al Centro Nord e dai quadranti Nord Occidentali al Centro Sud.
Al suolo fino a venerdì avremo un minimo che tenderà a persistere sull’Adriatico, tale minimo nei giorni perderà intensità e da domenica tenderà a spostarsi verso Est, mentre sull’Italia si formerà un ponte anticiclonico secondario a divisione tra questo minimo depressionario ed un altro minimo presente sul Mediterraneo Occidentale. Questo farà sì che fino a sabato le correnti proverranno dai quadranti Orientali su parte del Centro e al Nord Italia, mentre sul resto del Centro e al Sud le correnti proverranno dai quadranti Nord Occidentali. Da domenica, con l’allontanamento del minimo verso Est, su tutta Italia le correnti tenderanno a provenire dai quadranti orientali.
Vista l’evoluzione barica, nei prossimi giorni su tutto il Nord Ovest avremo una variabilità con schiarite alternate a nuvolosità stratificata anche consistente lungo le zone pedemontane e sulle zone a Sud del Po. Questa nuvolosità difficilmente darà luogo a precipitazioni tranne qualche evento sporadico. Solo tra sabato e domenica la regressione di un debole fronte da Est porterà delle deboli precipitazioni sulla Pianura Lombarda con accumuli più consistenti sulle zone a Sud del Po. Accumuli di un certo rilievo si potranno avere anche su Alessandrino, basso Astigiano e Appennino Ligure Piemontese, mentre sul resto del Nord Ovest non si dovrebbero avere precipitazioni di rilievo. A partire da lunedì sembra probabile un miglioramento generalizzato. Sulle zone di confine di Alpi Cozie, Pennine, Lepontine e Graie potrebbe persistere una certa nuvolosità in grado di portare locali spruzzate di neve in particolare in Valdigne e nella zona del Gran San Bernardo.
Anche sul Nord Est nei prossimi giorni avremo una variabilità con schiarite alternate a periodi dominati da una nuvolosità consistente. Tale nuvolosità sarà in grado di portare rovesci sparsi e locali temporali più probabili tra venerdì e domenica sul Friuli e Alto Veneto. Sulla Romagna per effetto staü da Est probabilmente il tempo risulterà più che altro nuvoloso in particolare a ridosso dell’Appennino con rovesci sparsi. Anche su queste zone a partire da lunedì sembra probabile un miglioramento generalizzato.
Su tutto il Nord la quota neve tornerà ad aumentare e a posizionarsi intorno ai 900mslm. Ricordo che in occasione dei rovesci più intensi la quota neve potrebbe abbassarsi anche notevolmente.
Sul Versante Tirrenico ed in Sardegna il tempo tenderà a restare instabile con temporali più che altro pomeridiani e serali che colpiranno a macchia di Leopardo. Questi temporali sono più probabili tra Lazio e Campania e i fenomeni potrebbero risultare localmente intensi. A partire da domenica anche su queste zone è atteso un miglioramento generalizzato ad esclusione della Sardegna dove persisterà una certa instabilità.
Sul Versante Adriatico il tempo probabilmente tenderà essere più che altro instabile. Tra oggi e venerdì avremo precipitazioni diffuse localmente intense ed abbondanti. Nei giorni a seguire persisterà una certa instabilità con precipitazioni pomeridiane e serali che interesseranno principalmente Abruzzo e Molise dove le precipitazioni potrebbero risultare localmente intense.
La quota neve tenderà a posizionarsi attorno ai 900mslm ed anche in questo caso ricordo che in occasione dei rovesci più intensi la quota neve potrebbe abbassarsi anche notevolmente.
Al Sud per tutta la settimana avremo un tempo instabile con rovesci e temporali diffusi sul versante Tirrenico della Calabria e della Sicilia, mentre tenderanno ad essere sparsi e con intensità più debole sulle altre zone del Sud. Tra domenica e lunedì sembra probabile un temporaneo miglioramento seguito da una nuova instabilizzazione a partire da martedì.
La quota neve tenderà a posizionarsi intorno ai 1000mslm, ma anche in questo caso vale la premessa dei casi precedenti.
L’evoluzione descritta è quella che ritengo più probabile, ma consiglio di seguire il Nowcasting in quando non si escludono eventuali “sorprese” Nell’aggiornamento di sabato vedremo se è confermato il ritorno del bel tempo primaverile in particolare al Nord Ovest.
Termicamente, nei prossimi giorni, le temperature a 850 hPa (con l’altezza del geopotenziale nella libera atmosfera che da 1340mslm si porterà a 1480mslm) resteranno costanti fino a domani con le punte minime sull’Alto Adige vicine ai -10°, mentre sul resto d’Italia tenderanno a restare vicine ai -4°. Da venerdì tenderanno ad aumentare con fluttuazioni vicine ai 0° su tutta Italia. Un nuovo aumento lo avremo da lunedì con le temperature che tenderanno a portarsi vicine ai +5° su tutta Italia.
Ricordo di prestare alla massima attenzione all’accensione di fuochi nelle provincie di Cuneo, Torino, Biella, Vercelli, Aosta, Novara, Varese e Verbania in quanto persistono le condizioni predisponenti alla formazione di incendi boschivi anche di grandi dimensioni. Questo pericolo persisterà finché non si avranno precipitazioni di rilievo.