L’alta pressione in Atlantico continua a convogliare aria fredda in direzione del Mediterraneo soprattutto centrale, seguitando a mantenere condizioni termiche piuttosto fredde. L’arrivo in nottata di una nuova goccia fredda dai Balcani sta provocando già dalla prima mattinata una nuova intensificazione dei fenomeni, principalmente nelle aree esposte al regime di correnti da NE. Coinvolto nuovamente il Tirreno tra la serata e la nottata di ieri, con l’arrivo di nuovi fenomeni nevosi sino in pianura nel Medio Tirreno. Nevicate ad intermittenza, associate a rovesci sono cadute su Napoli e Roma. La neve non si è posata al suolo a causa delle temperature troppo alte, mentre gli accumuli sono stati rilevanti dai 400 metri in su, anche meno nelle aree lontane dal mare.
Questa mattina il tempo è andato nuovamente peggiorando su alcuni settori del centro sud con neve già alla quota di bassa collina. La neve è prevista cadere nuovamente in modo copioso su zone che presentano già notevoli disagi a causa delle abbondanti nevicate cadute durante la settimana. Le regioni più colpite da questa acuta fase invernale sono le Marche, l’Abruzzo, l’Umbria. Durante la giornata di ieri è stata imbiancata anche Rimini, mentre sono proseguite le nevicate anche se in forma debole, sulla costa e la zona di Ancona. Questa mattina riprende a nevicare debolmente anche su alcune zone della Sardegna, sin quasi in pianura, dopo le nevicate a quote basse dei giorni scorsi.
La formazione di un relativo minimo depressionario in quota sta provocando un certo peggioramento delle condizioni atmosferiche anche sul Tirreno centro-settentrionale, con particolare riferimento alla Toscana che questa mattina sta assistendo al verificarsi di moderate nevicate sin in pianura. Cielo nuvoloso invece su tutte le altre regioni del nord, specie su Liguria, basso Piemonte e bassa Lombardia. Un po’ di nuvolosità viene convogliata anche al nord con un cambiamento temporaneo del regime di correnti alle quote medie, da nord est sino a ieri, mentre questa mattina sono deboli da sud ovest. Cambieranno nuovamente nel pomeriggio tornando a disporsi dai quadranti settentrionali.
Sul fronte termico il freddo non ha avuto nessun carattere di eccezionalità, infatti esso tende a manifestarsi soprattutto in quota, ma con risvolti minori al suolo, nonostante le temperature a 850hpa siano piuttosto fredde. Tuttavia in queste ore sta prevalendo in misura sempre maggiore nei bassi strati una componente sempre più continentale delle correnti. Tutto questo porterà molto probabilmente ad un calo più deciso delle temperature anche al suolo su tutto il nord, compreso il nord ovest. Sta infatti irrompendo in queste ore la bora su Trieste, e si tratta di una bora piuttosto fredda, in quanto questa mattina la temperatura nella città si aggirava attorno ai -2°C. Inevitabile quindi attendersi un calo ulteriore della temperatura, questa volta soprattutto al suolo su tutto il nord, e di riflesso anche sulle regioni adriatiche.
La situazione nel bacino del Mediterraneo continua a restare piuttosto compromessa, più protetta dall’area anticiclonica risulta essere la porzione di Mediterraneo occidentale dove le nubi sono più scarse e non associate a fenomeni. Ritroviamo comunque contesti di cieli nuvolosi o coperti su molte aree di mare aperto. Questa mattina una certa nuvolosità, che localmente ha portato anche delle deboli precipitazioni, la ritroviamo sul Mar Ligure. Nubi più organizzate al centro sud, con nuove precipitazioni in atto, nevose a quote basse. Quota neve che si colloca attorno ai 400/500 metri nella Sicilia, localmente sin in pianura su Calabria, Puglia, Campania.
La tendenza del tempo nelle prossime ore vedrà la persistenza di cieli nuvolosi al nord, ma con scarsa possibilità di precipitazioni. Le nevicate in atto nella Toscana potranno continuare sino alla serata, prima di attenuarsi del tutto a causa dello spostamento verso sud-est dell’asse di saccatura con minimo in quota. Nel contempo tenderà a peggiorare nuovamente il tempo nelle regioni del versante adriatico ed al sud con precipitazioni localmente intense e nevose a quote molto basse se non in pianura, segnatamente nei versanti adriatici. Le temperature resteranno stazionarie al sud, nelle due isole maggiori e lungo il versante tirrenico, eccetto la Liguria. Un calo della temperatura, questa volta soprattutto al suolo e nei bassi strati avverrà invece al nord, grazie all’arrivo di aria fredda continentale, gelida soprattutto nei bassi strati,e richiamata in parte dalla circolazione depressionaria che si verrà ad instaurare al centro-sud.