L’espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso il Mediterraneo Centrale sta per il momento contribuendo ad una doppia azione assai congeniale alla parentesi di bel tempo in atto sulla nostra Penisola: anzitutto, i massimi anticiclonici, relegati sulle Isole Britanniche, danno forza all’intera struttura anche sull’Europa Centrale, impedendo così alle correnti instabili scandinave di provare a penetrare fin verso le zone alpine.
Il corridoio che unisce la porzione anticiclonica oceanica con quella afro-mediterranea impedisci altresì lo sbocco verso la nostra Penisola di quell’area instabile attualmente in azione tra le Baleari ed il Mediterraneo Occidentale. In tal modo l’Italia gode di una fase di tempo buono dalle caratteristiche prettamente tardo-estive e, non meno importante, il complessivo incremento della pressione atmosferica, nel corso delle ultime 24 ore, ha completamente dissipato le ultime sacche instabili che agivano sulle estreme regioni meridionali ioniche.
Il vortice freddo scandinavo non vuole tuttavia darsi per vinto e, attorno a metà settimana, riuscirà in parte ad erodere la presenza anticiclonica sul comparto europeo centro-occidentale. Una certa spinta del promontorio anticiclonico oceanico verso nord favorirà l’affondo della saccatura di matrice scandinava verso sud, ma non abbastanza da consentire un tracollo depressionario sul Mediterraneo.
Ma in sostanza, cosa dobbiamo attenderci? La strada al momento più probabile, tracciata dai principali modelli matematici, vedrebbe un parziale cedimento del campo di pressione in quota sui mari italiani e questo offrirà lo spunto per l’ingresso d’infiltrazioni d’aria fresca in quota che non faranno fatica a contrastare con la situazione più tiepida ed umida del Mediterraneo. L’area instabile tra Baleari e Spagna Orientale troverà così la strada spalancata per procedere molto probabilmente verso le nostre regioni centro-meridionali già tra giovedì e venerdì, ove si svilupperà un nocciolo depressionario a cuore caldo, in lenta evoluzione dal Tirreno allo Ionio.
Come possiamo vedere nella mappa multimodel (elaborazione Meteo Giornale) allegata in alto (riferita alla notte fra venerdì 2 e sabato 3 ottobre), il raggio d’azione della saccatura scandinava si spingerà verso l’Europa Centrale facendo giungere correnti sostenute ed instabili occidentali, ulteriormente rinvigorite da un profondo centro depressionario al livello del mare sulla Scozia. Lieve curvatura ciclonica delle correnti anche sull’Italia, ove va posta l’attenzione su quel minimo depressionario al suolo che si sarà nel frattempo spostato tra l’Adriatico Meridionale ed il Mar Ionio, responsabile della fase instabile che interesserà gran parte del Centro-Sud, con possibili fenomeni temporaleschi di forte intensità fra il Lazio e la Campania.
All’interno della mappa abbiamo poi evidenziato l’espansione dell’alta pressione sub-tropicale oceanica verso la Spagna. Si tratta di un elemento da tenere decisamente in considerazione riguardo l’evoluzione per la prossima settimana, quando la tenace saccatura ciclonica d’estrazione polare potrebbe affondare in senso meridiano sul Vicino Atlantico, inglobando quel cut-off depressionario solitario che, nella stessa cartina, si nota agire in corrispondenza delle Azzorre. In tal modo, la notevole risalita subtropicale di matrice africana potrebbe progressivamente espandersi verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
Quest’ipotesi è ampiamente ricalcata dai due principali modelli di previsione e, se dovesse trovare ulteriori conferme, consentirebbe un contesto stabile e soleggiato (in linea con la cosiddetta ottobrata romana), con temperature ancora degne di una fine estate molto allungata. Questa fase di bel tempo potrebbe concretizzarsi da martedì 6 ottobre in poi, dopo le ultime interferenze instabili da nord/ovest, che troveranno altresì l’opposizione orografica della barriera alpina.