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Clima invernale, ma secco. Piogge e neve dal 20?

di Ivan Gaddari
08 Feb 2008 - 15:26
in Senza categoria
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L'ingresso in ultima decade mostra un possibile sblocco circolatorio di matrice atlantica. Torneranno ad affacciarsi intensi scambi meridiani di calore? Fonte (www.meteogiornale.it/mappe), elaborazione grafica a cura di Ivan Gaddari per MTG.
L’elemento saliente a breve termine.
Permane un contesto prevalentemente anticiclonico, in particolare sui settori occidentali della penisola, mentre il sud, basso Adriatico e Ionio, risentiranno di una circolazione a carattere freddo posizionata principalmente sulla penisola ellenica. Tuttavia le temperature si manterranno sotto media su tutte le nostre regioni.

L’elemento saliente a medio termine.
Proseguirebbe una fase moderatamente stabile per spostamento del fulcro anticiclonico in direzione del Mediterraneo centrale, mentre in Oceano, tra Groenlandia e Canada, si assisterebbe ad una ripresa ciclonica che convoglierebbe correnti instabili nord Atlantiche verso l’Europa centrale. Ramo polare canadese che potrebbe portarsi verso est, direzione Scandinavia, enfatizzando maggiori scambi di calore in senso meridiano con saccature cicloniche nord atlantiche verso il Mediterraneo centrale.

L’elemento saliente a lungo termine.
L’ultimo step mensile potrebbe confermare una fase estremamente dinamica, dettata da profondi scambi di calore in senso meridiano.

Il trend a lungo termine:
Un tipo di evoluzione che trova giustificazione anche da un punto di vista statistico, visto che il ramo canadese del Vortice Polare dovrebbe rallentare in prossimità dell’ingresso della primavera meteorologica.

Elementi di incertezza:
Oggi riteniamo importante porre l’attenzione circa il ruolo che andrà a svolgere l’alta pressione oceanica. Dato per certo un rinforzo in prossimità dell’omonimo arcipelago, andranno valutate le velleità meridiane.

Molto dipenderà dall’effettivo indebolimento del Vortice Polare, non è da trascurare neppure l’ipotesi di un temporaneo incremento barico a livello polare, che andrebbe ad incrementare le probabilità di invecchiamento ciclonico.

Fattori di normalità climatica:
Il diagramma termico propone un andamento non dissimile da quanto osservammo nel corso del precedente editoriale. Dopo una fase sotto media, avremo, attorno al 20, un progressivo aumento su valori sostanzialmente in linea con la norma.

Stesso andamento potrebbe subire la “linea” precipitativa, che in ultima decade mostra una tendenza alla normalizzazione con ripresa dei fenomeni su molte delle nostre regioni.

Focus: evoluzione sino al 21 febbraio 2008
Primo step previsionale che sarà segnato da condizioni meteo decisamente stabili e soleggiate su gran parte dello stivale, ad eccezione dell’estremo sud e della Sicilia. In talune regioni potrebbero esserci locali fenomeni che, considerato il contesto termico diffusamente sotto media, risulterebbero nevose a quote decisamente basse.

Seguire una progressiva ripresa termica ed estensione del fulcro anticiclonico sul Mediterraneo centrale. Tuttavia è bene sottolineare che i versanti occidentali della penisola potrebbero risentire di un progressivo aumento della copertura nuvolosa ascrivibile all’opera erosiva occidentale, tra Francia e Spagna, assoggettabile agli impulsi instabili nord atlantici.

Evoluzione sino al 26 febbraio 2008
Seguirebbe un’ultima fase mensile segnata da un peggioramento delle condizioni meteo per possibili ingressi depressionari settentrionali. Non è da escludere una maggiore componente artico-marittima che porterebbe, oltre che piogge, la neve su rilievi a quote medio basse.

In conclusione.
Quanto emerge dall’editoriale odierna non si discosta tanto da quanto osservato nel corso delle precedenti analisi settimanali. Dopo il respiro invernale, secco, assisteremo ad un probabile ritorno delle piogge. In un contesto dinamico tipico dell’ingresso primaverile.

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