E’ ancora l’Alta Pressione a prevalere in Europa, così che su metà del Continente il timido Sole mattutino sboccia brillante nell’azzurro del cielo, velato qui e la da foschie e basse nebbie.
Nella solita veduta delle foto satellitari in un’ottica allargata, osserviamo che le perturbazioni atlantiche approdano sull’Europa attraverso quel tratto di Oceano tempestoso in mezzo a Scozia e Islanda. L’Alta Pressione ha deviato il passaggio dei sistemi frontali verso il lontano nord.
Questa mattina, osserverete l’ennesima vasta perturbazione a sud ovest d’Islanda, mentre nell’isola, si mostra energico un sistema nuvoloso freddo che deriva da un’irruzione gelida che discende dalla Groenlandia.
Una debole perturbazione scorre verso la Scozia, lambisce l’Irlanda, un’altra è venuta fra il sud della Norvegia e la Danimarca e seguirà il percorso ormai spalancato verso la Polonia, i Paesi Baltici, per muoversi verso l’Ucraina, il Mar Nero, l’Anatolia e la Grecia orientale.
In questa parte d’Europa è inverno reale, quella stagione che da noi appare sempre più sbiadita dal tepore innaturale.
Pure stamattina sorvoliamo la vasta area di alta pressione e giungiamo in Spagna, dove è laboriosa una perturbazione che si mostra men che morente. Si scruti la sua forma intricata, con un settore caldo che copre i cieli delle Baleari, quelli di Canale di Sardegna e di gran parte del Mar Mediterraneo occidentale. Le schiarite del Mar di Alboran si stendono all’aria fredda in quota, di qui scruterete le innumerevoli chiazze bianche che derivano dal pullulare di cumuli che si innalzano nei cieli del Portogallo centro meridionale ed il suo vicino Oceano. L’aria fredda raggiunge anche le coste marocchine.
Ma guardiamo l’Italia, qui i cieli sono diffusamente sgombri dalle nubi, le nebbie del primo mattino sono poco spesse e non sono individuabili nelle immagini a scarsa risoluzione disponibili liberamente su Internet.
Nubi vedute con cromature brillanti si adagiano nei cieli sardi e specie in quelli siculi: derivano dal fronte nord africano che da alcuni giorni sopravvive all’alta pressione, che non lambirà le coste tirreniche, dove sembra incombere un corpo nuvoloso che deriva dall’azione di contrasto di aria fresca e mare caldo. Nel Tirreno scorgiamo nubi stratiformi basse, foschie, così anche nel Mare di Corsica.
Infine, ancora nubi velano i cieli delle Alpi venete e friulane, ma non sono ancora il cenno di un peggioramento del tempo.
Nella vastità del Continente d’Europa prevale il bel tempo e per oggi saranno poco apprezzabili i cambiamenti.