Una vasta saccatura abbraccia tutto il comparto centro-settentrionale dell’Europa e si appresta a sprofondare con decisione fin sul Mediterraneo. Un profondissimo mulinello perturbato, denominato Joachim, si è ora andato a posizionare sulla Germania, dopo aver attraversato il Belgio e la Francia Settentrionale: proprio in Francia, come nelle attese, si sono avute le maggiori devastazioni con grossi disagi per una violentissima tempesta di vento. Rallentamenti al traffico aereo e ferroviario, alberi sradicati, danni ad abitazioni e black out elettrico per diverse ore in moltissime località: per fortuna tutto questo maltempo non ha fatto nessuna vittima. Una nave mercantile è naufragata sulla costa bretone, causando un inquinamento per la perdita d’idrocarburi.
Venti impetuosi e piogge abbondanti anche in Germania (raffiche ad oltre 180 km/h sulle Alpi Bavaresi), con l’intensa perturbazione che si è rapidamente estesa più a sud coinvolgendo così in modo significativo anche parte dell’Italia Settentrionale. Tutto questo ventaccio, che ora sta flagellando anche il nostro Paese (Liguria, Toscana e Sardegna in primis), deriva dal gradiente barico davvero eccessivo fra il profondo minimo barico transitato sul comparto occidentale europeo e l’anticiclone che, pur ripiegando verso sud, è rimasto ben saldo sulla parte meridionale dell’Iberia e sulle sponde nord-africane.
Abbondantissime nevicate hanno colpito, sulla scia dell’effetto stau, tutto il comparto estero dell’Arco Alpino, in particolare la Svizzera Vallese e le Alpi Francesi, ma le grandi nevicate hanno sfondato anche sui versanti italiani, specie in Valle d’Aosta, dove è caduto anche più di un metro di neve fresca, e sull’Alto Piemonte. A parte le nevicate, sono vento e mareggiate (onde alte oltre 7 metri sul Mar Ligure e sulle coste nord-occidentali della Sardegna) a caratterizzare le ultime ore sull’Italia: raffiche violentissime sul Nord Appennino, a Croce Sestola si sono sfiorate punte di 180 km/h Nel frattempo è molto rilevante il contrasto fra l’aria fredda che preme sul lato occidentale della saccatura e le masse d’aria miti pre-esistenti.