Heiko, nuovo ciclone nord-oceanico a 989 hPa, invade, con il suo robusto fronte occluso l’intero Regno Britannico. Venti e piogge si spengono sul Canale della Manica, fermati dall’erto muro anticiclonico continentale di Nicole (1025 hPa).
Questa struttura altopressionaria si estende sino al Baltico, andando ad interrompere i flussi freddi scandinavi emessi dalla depressione Giselher (981 hPa).
Sul Mediterraneo permangono gli alti valori barici subtropicali, interrotti, nella loro parte centrale, dal lento transito di una leggera ondulazione barica a 1015 hPa.
Una seconda isolata bolla di bassa pressione (1001 hPa) punta verso i Pirenei, andando a rinfrescarne la serata.
Cumuli freddi carichi di pioggia si apprestano a sovrastare le Isole Britanniche, esposte perennemente alla formazione ed evoluzione dei cicloni mobili extratropicali.
La fermezza dell’anticlone Nicole si evince dalla quasi totale pulizia dei cieli mitteleuropei dalle nubi minacciose. Qualche tentativo di aggressione si verifica sopra i Pesi dell’Est, senza apportare alcun evento di rilievo.
L’Italia e la Penisola Iberica sono sottomesse allo strapotere altopressionario nordafricano. Entrambe, però, vengono scosse da due leggere ondulazioni bariche distinte che movimentano la giornata odierna.
Sull’Italia si evincono sin da ora aggregazioni nuvolose basse, distribuite lungo l’Appennino centro-meridionale, capaci di causare piogge pomeridiane. Sulla Spagna, invece, nubi non ancora ben raggruppate si stanno indirizzando verso la Catena Pirenaica pronte a sfociare in isolate e protratte piogge durante la notte.