Sul versante orientale dell’Europa si osserva il transito di un lungo fronte freddo sopra la Russia, l’Ucraina e la Romania. Alle sue spalle si è generato un progressivo aumento della pressione, capace di ricongiungersi al picco altopressionario mitteleuropeo (1032 hPa).
Questa lunga lingua di origine azzorriana (1034 hPa) è apparentemente padrona dell’intera fascia centrale europea.
A nord di questa collina anticiclonica si assiste ad un armamento polare in gran fermento. Dalla Groenlandia soffiano costanti i venti gelidi artici marittimi che sospingono il lungo fronte freddo verso le Isole Britanniche. Sul Mare di Norvegia e sulla Scandinavia si distribuiscono quattro vortici depressionari (978, 981, 983 e 982 hPa) pronti a pressare e disintegrare il sottile velo altopressionario centro-europeo.
Nell’immagine satellitare odierna spicca la linea di attesa dell’esercito gelido sopra descritto. Le bianche e gelide nubi che costituiscono il fronte freddo si stanno sempre più compattando.
A nord-ovest risultano all’osservazione le nubi basse cariche di pioggia, ormai posizionate alle porte dell’Irlanda.
Il passaggio dell’indomito fronte freddo sui Paesi dell’Est ha comportato la distribuzione capillare di nubi cariche di pioggia e neve.
Al centro Europa si assiste ad una stasi meteorologica irreale, l’attesa dell’invasione attanaglia la giornata odierna. Questa protezione anticiclonica si prolunga sino all’Italia. La giornata di oggi è ancora compresa nella breve parentesi soleggiata interna a questo periodo perturbato. Il cielo è sereno su quasi tutto il Paese e le temperature proseguono la loro inesorabile discesa, soprattutto notturna.
I primi segnali di peggioramento provengono dal Mediterraneo occidentale. Sulla Sardegna sta nascendo una circolazione depressionaria alimentata profondamente dall’aria artica.