L’Estate mostra i muscoli
5 giorni di “sofferenza”. E’ ciò che si mostrano gli ultimi elaborati modellistici, confermando le tendenze evolutive apprezzabili fin dai giorni scorsi. Per carpire l’essenza barica è necessario varcare i confini peninsulari e portarsi in Atlantico, ove ampia figura perturbata sta dettando i tempi meteorologici. Depressione che dall’Islanda va migrando verso la porzione oceanica portoghese, è risaputo che un posizionamento di tal genere ha come effetto una risposta dinamica subtropicale la cui direttrice, sovente, punta in direzione del Mediterraneo centrale. In parole povere, prepariamoci a vivere i giorni più caldi della stagione fin qui trascorsa.
Per comprendere l’entità della bolla calda, in un percorso barico virtuale, migriamo in Algeria, più precisamente in territorio sahariano. Certo, il caldo desertico non fa certo notizia, ma se ci soffermassimo per un attimo a valutare i valori termici registrati nel corso del week end trascorso, ci potremmo render conto che talvolta, seppure la canicola sia di casa, possono aversi situazioni eccezionali. Stamane, nel Buongiorno Italia, s’è posto l’accento sui valori minimi che in diverse località non sono scesi al di sotto dei 30 gradi. Se consideriamo escursione termica giornaliera non è certo un fatto usuale.
Assai probabili pertanto che le masse d’aria in avvento sulle nostre regioni risultino particolarmente calde, le massime potrebbero raggiungere diffusamente picchi di 35 gradi, le minime – soprattutto nelle Isole – non scendere al di sotto dei 28-30. Ma v’è una buona notizia, probabilmente si tratterà di caldo torrido, l’umidità potrebbe mantenersi nei limiti della tollerabilità fisiologica, evitando quindi di dar luogo a quell’afa che fa impennare il cosiddetto “indice di calore”.
Il tempo di domani
L’aspetto termico è certamente il più interessante, i primi effetti della fornace africana si percepiranno sulla Sardegna, ove in giornata sono attesi picchi di 34-35 gradi. I 30 gradi verranno varcati con estrema facilità su gran parte del Centro Sud e della Sicilia, nelle zone ioniche e adriatiche si potranno raggiungere valori di 32-33 gradi. In Val Padana, invece, il clima sarà un po’ più gradevole.
Per quel che concerne nubi e precipitazioni, cielo terso su tutto il Centro Sud e Isole maggiori, ampi spazi di cielo terso anche in Val Padana e Liguria. Le nubi, incentivate dal riscaldamento diurno, interesseranno i settori alpini e localmente quelli prealpini. I temporali appaiono più probabili nelle aree centro occidentali, quindi tra Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.
In territorio piemontese qualche acquazzone potrebbe estendersi alle aree pedemontane, come ad esempio sul Biellese, mentre a sera e nelle prime ore della notte, non è da escludere che qualche cella temporalesca possa raggiungere la pianura lombarda, tra Milanese, Varesotto, Bergamasco e Bresciano.
In Sardegna si attiveranno tese correnti di Scirocco che, nella seconda parte del giorno, potrebbero trasportare stratificazioni più o meno dense.
Temperature in ulteriore aumento
I due giorni successivi proporranno una ulteriore accentuazione della bolla africana, così che i valori termici cresceranno ulteriormente. Le massime varcheranno la soglia dei 30 gradi anche in diverse zone della Val Padana, al Centro Sud previsti picchi di 34-35 gradi, mentre nelle Isole si potranno raggiungere i 36 gradi, con punte di 38 gradi nelle zone interne sarde.
Il cielo si manterrà sereno o poco nuvoloso sulle regioni Centro Meridionali e in Sicilia, sulla Sardegna transiterà qualche altra stratificazione, soprattutto mercoledì. Da segnalare inoltre la formazione di qualche cumulo da bel tempo a ridosso delle cime appenniniche, ma non saranno in grado di originare fenomeni.
Ampi spazi di cielo terso anche sulla Val Padana, in Liguria e in Emilia Romagna. Permane invece un’accentuata cumulogenesi diurna lungo la cerchia alpina. Il giro di boa settimanale proporrà temporali di calore su Valle d’Aosta, alto Piemonte, alta Lombardia e soprattutto in Alto Adige. Qualche acquazzone potrebbe interessare anche l’Appennino emiliano e i rilievi veneti.
Giovedì, in seguito all’ingresso di blande correnti orientali, l’attività temporalesca potrebbe rivelarsi un po’ più accentuata sul Piemonte, con degli sconfinamenti precipitativi nei settori pedemontani e localmente in talune località pianeggianti come Torinese e Alessandrino.
Venerdì probabili forti temporali al Nord
In apertura s’è fatto cenno alla possibilità che nel fine settimana aria temperata oceanica potesse ridimensionare, almeno temporaneamente, la cupola anticiclonica. Or bene, venerdì la circolazione atlantica dovrebbe raggiungere le regioni Settentrionali, incentivando un’intensa fase temporalesca al Nordovest.
Forti temporali potrebbero interessare la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Lombardia, frequenti gli sconfinamenti verso le aree pedemontane padane e localmente nelle zone pianeggianti lombarde. Il calo termico potrebbe risultare marcato laddove agiranno i fenomeni di maggiore consistenza a durata. A sera nubi e precipitazioni anche su Alto Adige. Altrove cielo sereno o poco nuvoloso, cielo terso su tutto il Centro Sud e Isole, con pochi cumuli da bel tempo a ridosso dei rilievi appenninici.
Sabato la propagazione dell’aria temperata verso Sud potrebbe incentivare qualche temporale pomeridiano nell’Appennino centro meridionale e sui rilievi del Triveneto. Prevarranno comunque condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso, ma i venti occidentali dovrebbero favorire un calo termico su valori un po’ più accettabili.