Un’area ciclonica in quota ha arrecato forte maltempo nell’arcipelago delle Canarie. Colpita principalmente l’Isola di Tenerife, laddove vi sono stati tra domenica e lunedì mattina intensi rovesci lungo la costa settentrionale (74 mm a Santa Cruz de Tenerife, 106 a Los Rodeos) ed abbondanti nevicate in montagna. 12 automobilisti sono stati tratti in salvo dalla polizia locale lungo la strada che porta verso il Teide sotto un’autentica bufera di neve. Con i suoi 3718 metri il vulcano Teide è la cima più alta dell’isola e di tutta la Spagna.
Giornata invernale quella di lunedì 19 marzo in Francia, con tempo ventoso, caratterizzato da grande variabilità e, in molte località, da improvvisi rovesci di pioggia, graupel e anche neve (brevi rovesci di neve anche a Parigi in mattinata), accompagnati da repentini quanto effimeri cali termici. Le raffiche di vento hanno raggiunto le 74 miglia orarie (119 km/h) a La Talut, 69 a Ouessant, 58 a Perpignan, 57 a Nizza, 52 a Biarritz, 50 a Tarbes e Bordeaux, 45 a Poitiers e Bastia, 44 a Marsiglia e Tolosa.
Piogge torrenziali, anche alluvionali, hanno investito la parte orientale della Penisola Arabica sabato, un’area molto poco abituata ad eventi di questo tipo. Il nordest dell’Oman è stata la regione più interessata dai nubifragi, con molte località che hanno superato i 25 mm, alcune sfiorando i 100 mm. Alluvioni-lampo nella capitale Muscat e in altre aree del settore compreso tra la costa sul Golfo di Oman e le montagne del Al-Jabal Al-Akhdar, le più elevate del paese. A Muscat sono caduti, tra le 0 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 48 mm. Nello stesso intervallo temporale, 55 mm a Qaboos, 50 a Sohar Majis, 39 a Nizwa, 37 a Ibra, 24 a Buraimi. Ben 165 mm sono caduti a Jabal Shams, stazione montana a 3000 metri, sulla sommità del più alto monte del paese (gli estremi termici -0,1°/6,4°C fanno pensare che abbia anche nevicato). Nelle 24 ore precedenti, 72 mm a Sohar Majis, 20 a Buraimi.
Piogge intense anche negli Emirati Arabi Uniti, specialmente nelle zone montane dell’est del paese, presso Al’Ayn. Sono caduti 60 mm in 48 ore, tra le 0 di sabato e la stessa ora di lunedì, nella stessa Al’Ayn, ben 123 a Al Shaklah. In alcune località, negli Emirati come in Oman, la pioggia caduta in questo episodio perturbato ha superato la media annua. Le piogge sono state intense anche al di la del Golfo di Oman, dato che accumuli tra 25 e 100 mm si sono avuti anche nel sudovest del Pakistan (52 mm domenica a Pasni).
Raffiche di vento gelido hanno investito parte del Canada nordorientale domenica notte. Sulla piccola isola Rowley, che si trova nel Fox Basin, tra la grande isola Baffin e la penisola Melville, venti sostenuti tra 40 e 50 miglia orarie hanno soffiato per molte ore, con temperature comprese tra -27° e -33°C. Il freddo percepito, o windchill, ha raggiunto i -60°C.
Parte della Siberia ha avuto tempo insolitamente mite negli ultimi 10 giorni. Ojmjakon, una delle località più fredde del pianeta, nel cuore della Jacuzia, ha registrato tra l’8 e il 19 marzo una temperatura media 12°C più elevata di quella della media climatologica, raggiungendo addirittura una temperatura massima di +0,1°C sabato 17 marzo, 24°C più della media delle massime del periodo.
Abbondanti piogge hanno investito parte del distretto indonesiano di Irian Jaya, che occupa la metà occidentale dell’isola di Nuova Guinea, tra sabato 17 e lunedì 19 marzo. 48 ore di pioggia, dalla sera di sabato a quella di lunedì, ora locale, hanno lasciato 144 mm nei pluviometri di Merauke, circa il 70% della pioggia che mediamente cade in tutto marzo.