I primi dieci giorni del mese vengono archiviati come una continuazione di quanto già visto nel mese di gennaio.
Caldo sopra norma e piogge (o nevicate) molto sopra la media hanno continuato ad interessare quasi tutta Italia.
Le maggiori anomalie termiche, con punte di 4 gradi superiori alle medie, continuano ad interessare il Nord-Est, tutti i versanti orientali e tutto il settore peninsulare. Minori anomalie al Nord-Ovest, in Sardegna e in Sicilia. A Torino e Genova addirittura le temperature medie massime sono inferiori alla norma, compensate però dalle minime. In alcune zone di Liguria e Piemonte anche le temperature medie sono inferiori alla norma. Si tratta di poche eccezioni nell’ambito di un mese che finora, a livello nazionale, è circa 2 gradi più caldo del normale.
Le temperature massime assolute si sono raggiunte in Sicilia, il 10 febbraio 22,8°C a Catania Sigonella, ma valori sopra i 20 gradi si sono registrati anche in Sardegna ed Abruzzo.
Anche le precipitazioni continuano nel solito trend che le vede concentrarsi sul Nord-Est, sulla Liguria, la Lombardia, la Toscana e il Lazio. Ad inizio mese intense piogge hanno colpito anche parte della Sicilia. Minori, come a gennaio, le piogge sul medio e basso versante adriatico. Tra le località più piovose, considerando solo quelle della rete militare e degli aeroporti civili, si segnalano Treviso con 174 mm, Tarvisio con 170 (in gran parte nevosi), Genova con 155, Malpensa e Vigna di Valle (Lazio) con 154 mm, Ronchi dei Legionari (FVG) con 149, Venezia con 144, Capo Mele (Liguria) con 140.
In alcune zone d’Italia, tra Liguria, Toscana e Friuli Venezia-Giulia, da inizio anno si sono superati i 1000 mm di precipitazione piovosa o nevosa. Enormi quantità di neve sono cadute sulle Alpi, dove si raggiungono accumuli di 7/8 metri a circa 2000 metri di quota.
L’inverno nel suo complesso è finora il secondo più caldo del nuovo millennio dopo quello del 2006/2007 ed uno dei più caldi dall’inizio dell’era meteorologica, anche un’eventuale ondata di freddo a fine mese, secondo alcune emissioni modellistiche possibile ma al momento non troppo probabile, non andrebbe ad incidere molto sull’anomalia ormai conclamata dell’intero trimestre invernale.