Le infiltrazioni di aria umida atlantica sono state le responsabili del primo guasto meteo di questo week-end che ha preceduto la gran botta fredda di sabato, ed anche, nella giornata di ieri, dei forti temporali che hanno investito il nord della Spagna e il sud-ovest francese.
E’ l’anticiclone atlantico, nella sua corsa verso nord – ha ormai raggiunto l’Islanda! – ad aver permesso l’apertura di questo corridoio umido generatore di instabilità.
Sempre la fuga dell’anticiclone verso nord ha permesso anche l’intensa avvezione fredda diretta verso il Centro ed Est Europa.
Da domani l’anticiclone subirà l’attacco delle depressioni polari e l’Islanda tornerà entro un paio di giorni sede delle solite depressioni semi-permamenti.
L’anticiclone britannico subirà un doppio attacco, da sud e da nord e nel giro di 4-5 giorni sparirà dalla scena europea.
Nel frattempo l’Italia sarà condizionata da masse d’aria di natura molto diversa. I versanti orientali subiranno gli effetti dell’irruzione fredda orientale per diversi giorni, mentre a sud-ovest vi sarà una temporanea rimonta di un cuneo di alta pressione africano, con modesta influenza però sull’Italia.
La novità principale riguarda però la ripresa del flusso perturbato nord-atlantico sull’Europa nord-occidentale, che invierà i primi fronti perturbati anche verso l’Italia il prossimo fine settimana. Inizialmente si tratterebbe di un flusso poco ondulato, mentre più a lungo termine, tra una decina di giorni, potrebbe affacciarsi una saccatura più profonda, in grado di portare maltempo diffuso.
In sintesi la primavera sembra volerci offrire un po’ tutti i suoi volti, nella sua classica espressione di variabilità, da quello caldo, a quello fresco, quasi freddo, e temporalesco, a quello infine piovoso, prima mite, poi più freddo.