Marzo invernale è solo un ricordo, Aprile ha portato meteo d’estate. Stanno ormai fioccando temperature record, in questa lunga ondata di caldo che si fa sentire soprattutto sulle regioni centro-settentrionali della Penisola.
I primi picchi massimi di 30 gradi, e persino superiori, sono l’emblema di un clima divenuto così precocemente estivo. A differenza della vera estate, queste temperature così elevatissime sono fortunatamente accompagnate da tassi d’umidità molto bassi.
Queste condizioni così eccezionali, con caldo anomalo e clima secco, stanno favorendo il divampare dei primi incendi nei boschi alpini, lungo le valli e a quote basse laddove la neve non è più presente. Ricordiamo che il caldo anomalo risulta particolarmente accentuato in montagna.
Un vasto incendio sta bruciando il Monte Musinè, nel torinese, dove sono all’opera canadair ed elicotteri. I roghi, di probabile origine dolosa, non sono fortunatamente dell’entità di quelli eccezionali avuti ad inizio inverno, sempre in Piemonte quando vennero distrutti dalle fiamme migliaia di ettari di bosco.
Diversamente da quel che accadeva ad inizio inverno, gli incendi in atto non sono comunque segnale di siccità. Le piogge abbondanti degli ultimi anni e la fusione della tantissima neve d’alta quota hanno allontanato lo spettro siccità. Si tratta solo d’incendi favoriti dal meteo estremo anomalo di questi giorni.