Persiste il maltempo al Sud Italia, nevica a Campobasso, Potenza ed Enna. L’Italia meridionale sarà interessa marginalmente dal gelo, ma si avranno ancora precipitazioni.
E l’aria fredda inizia a venire anche in Italia, stiamo osservando i primi effetti di un blocco d’aria gelida che viene ad eccezionale velocità dalla Scandinavia.
Negli ultimi anni abbiamo veduto numerose irruzioni d’aria fredda venire in Italia, ma generalmente il loro avvento si preparava con qualche giorno in anticipo. Quella che si sta per verificare è nata nella tarda mattinata di ieri, quando un blocco d’aria freddissima in quota e fredda al suolo, si è messa in moto verso sud, ed oggi si porterà sull’Italia.
L’insolito fenomeno è individuabile nella rapidità del moto dell’aria fredda verso sud caratterizzato da una natura artica, con aria fredda sino alle quote elevate, ma con caratteristiche lievemente continentalizzate al suolo per permanenza in Scandinavia, dove le temperature di questi giorni erano molto basse.
Ma vediamo di analizzare l’evento: le ultime rilevazioni delle stazioni meteo alpine orientali evidenziano la presenza di una forte irruzione d’aria fredda, con temperatura in notevole abbassamento e bassa umidità.
Ore 10.00: l’aria fredda entra dalle Venezie, tre ore prima si addossava sui crinali alpini. Si è generato dal contrasto termico (come previsto dal nostro modello matematico MM5) un corpo nuvoloso in via di intensificazione, che è causa di precipitazioni che entro le 12.00 saranno prevalentemente nevose.
Ore 13.00: un sensibile peggioramento interesserà la Romagna ed il settore orientale dell’Emilia. A quota bassissime si potranno accumulare oltre 5 centimetri di neve, accompagnati da forti venti di Bora. Alla quota di 850 hPa si avranno temperatura di -10°C nella Venezia Giulia ed il Polesine (6°C in meno in sei ore), la -8°C sfonderà sulla provincia di Firenze e verso l’est Lombardia, la -6°C al confine tra Romagna e Marche e persino la Corsica settentrionale.
Ore 16.00: il nucleo più gelido con isoterme di -8°C si estenderà sino alla Liguria, mentre l’isoterma -6°C raggiungerà il Piemonte, la -10°C si porterà nelle Alpi occidentali, in Svizzera la -12°C a 850 hPa. La -4°C sfonderà nel Lazio settentrionale e tutto il nord della Sardegna, il nord dell’Abruzzo. Va detto che nel Sud Italia sarà presente un vortice in quota che osserveremo in progressivo raffreddamento. Le precipitazioni interesseranno il settore orientale del grossetano, l’aretino, il viterbese, con possibilità di neve a quote molto basse. Persisteranno le precipitazioni nevose in Romagna e nel sud dell’Emilia centro orientale. Arriverà la neve sulle basse colline di Marche, Abruzzo e Molise (nevica in bassa montagna da stanotte).
Ore 18.00: aria fredda affluirà anche dalla Valle del Rodano e si amplierà il lago d’aria gelida con isoterme di -6°C a 850 hPa sui settori occidentali: tutta la Sardegna avrà valori sotto i -4°C con la -6°C nel nord. La -6°C sfiorerà il nord del Lazio, il nord dell’Abruzzo, la -8°C persisterà nel settore orientale del Nord. L’isoterma -2°C si estenderà diffusamente al Sud Italia. Persisteranno le precipitazioni dalla Romagna alle adriatiche e soprattutto nel Sud, con neve alle basse quote e probabilmente in pianura sulla Romagna.
Tra stanotte e domani mattina si avrà l’apice dell’irruzione di aria gelida: l’isoterma -6°C a 850 hPa toccherà le coste settentrionali tunisine, investirà tutta la Sardegna, non scenderà a sud del viterbese nel Lazio, si poterà in Molise. La -8°C persisterà nelle Venezie e sino al nord delle Marche, a tratti in Toscana e nella Liguria.
Tutta la giornata del 13 avrà temperature molto sotto i valori medi, con isoterme di -2°C a 850 hPa in Sicilia. Mentre in serata appare visibile un cedimento del gelo in quota nei mari occidentali.
Va rilevato che per tutta la giornata di domani si avranno precipitazioni nelle regioni adriatiche, nel nord della Sicilia, con neve certa alle basse quote del settore adriatico, sino al Molise.
Riguardo alla vera neve con accumuli duraturi in costa ci andrei cauto nel prevederla per l’Abruzzo ed il Molise, in quanto mi appare evidente una graduale riduzione del gelo in quota, ma tuttavia, la persistenza di precipitazioni mi farebbero ipotizzare nevischio e neve.
La previsione e le analisi sono state liberamente ispirate sulla base delle proiezioni 00z del modello matematico MM5.