Il meteo di Aosta potremmo definirlo mutevole, e quindi assai meno monotono di quanto non lo sia in altre vallate alpine, e soprattutto è molto differente dalla Valle Padana.
Il confronto con la Valle Padana potrebbe apparire non adatto, ma buona parte di coloro che visitano la Valle d’Aosta abitano lì. Innanzitutto, chi visita la Valle d’Aosta soprattutto d’Inverno dovrebbe sempre consultare bollettini meteo locali.
Il clima della Valle d’Aosta è fortemente influenzato dall’orografia, che influenza l’affidabilità dei bollettini meteo. Orbene, gli errori nelle previsioni meteo ci sono sempre, ma in buona parte del Pianeta sono ormai marginali, mentre in Valle d’Aosta possono divenire imponenti, specie d’Inverno.
D’Inverno la regione è visitatissima per lo sci, in quanto la neve non vi manca praticamente mai, e ciò anche in periodi in cui in tutto l’arco alpino del versante italiano la neve viene sparata dai cannoni.
La sua barriera montuosa ostacola alcune correnti, ma altre invece la raggiungono nonostante l’altezza estrema dei monti. A volte non c’è una spiegazione del perché accada un fenomeno o un altro. Ad esempio, nel dicembre 2017 la Valle d’Aosta fu interessata da una fortissima nevicata. E tra le aree più colpite ci fu il capoluogo Aosta, dove la neve fresca raggiunse circa 1 metro di spessore.
Quel giorno i venti soffiavano occidentali, e in teoria la Valle d’Aosta con tali correnti dovrebbe essere in ombra pluviometrica. Inoltre, i modelli matematici di previsione indicavano un aumento della temperatura.
“Spesso, d’Inverno, con i venti occidentali, le perturbazioni portano tanta neve in Valle d’Aosta, specie se provenienti da ovest”.
Quel giorno ad Aosta si ebbe non pioggia o nevischio come veniva generalmente prospettato, ma una tormenta di neve che è stata annotata come la maggiore da quasi cento anni. Nevicata inattesa da tutti, e a seguito di tale evento ci furono molte polemiche.
Anche quest’anno non mancano la soprese: dopo la nevicata dell’altro giorno, ad Aosta si è avuto un raro giorno di nebbia da inversione termica, non da nubi basse, e soprattutto il fenomeno ha causato una giornata di ghiaccio, con temperature diurne in città che erano inferiori a varie località delle alte valli dove c’era invece il sole.
Ma oggi, sabato 22 dicembre, è cambiato tutto, ad Aosta c’è il föhn, noto anche come Favonio, e rispetto a ieri mattina ci sono oltre 10°C in più. Ma appena cessato il Favonio la temperatura piomberà di nuovo sotto zero per quasi tutto il giorno.
Infatti, un’altra peculiarità di Aosta è che durante le giornate di sole invernali, quando è basso nell’orizzonte, i raggi solari non raggiungono il capoluogo se non a circa mezzogiorno. Sino a tarda mattina ad Aosta si gela.
Per altro, c’è chi sta anche peggio: alcuni comuni posti a sud di Aosta, durante l’inverno non vedono mai il sole, trovandosi in ombra dei monti. Qui neve e galaverna si accumulano, il gelo regna, e la temperatura diurna può assestarsi a -10°C anche in assenza di ondate di freddo.
Aosta ha una pluviometria scarsa, la media indica circa 550 millimetri all’anno, eppure d’Inverno nevica tanto, ed è a parità di altezza, la località più nevosa delle Alpi, e indubbiamente d’Italia.