CLIMA E METEO: con il termine “buco dell’ozono” si intende un fenomeno di origine in parte naturale, in parte causato dall’uomo.
L’ozono presente nella Stratosfera è fondamentale per la vita terrestre, in quanto intercetta le radiazioni ultraviolette solari che sono molto pericolose in quanto possono causare danni al DNA delle cellule di ogni essere vivente, in particolare le UV-B e UV-C che sono le più attive in questo senso, lasciando passare invece le UV-A che sono quasi innocue.
Naturalmente, a latitudini polari, tende a formarsi ad ogni inverno un assottigliamento dello strato dell’ozono, ma che, soprattutto a partire dagli anni Ottanta dello scoro secolo, è stato particolarmente evidente, a causa della presenza in atmosfera dei CFC (clorofluorocarburi), che interagiscono con l’ozono secondo dei processi chimici, lasciando così l’atmosfera “trasparente” alle componenti pericolose dei raggi ultravioletti.
I CFC sono in gran parte di origine artificiale, venivano utilizzati nei frigoriferi, e sono stati messi al bando in tutto il mondo a partire dal 1990.
I CFC vengono però in piccola parte prodotti anche naturalmente dalla Terra per vari processi chimici, per cui il famoso “buco dell’ozono” è sempre esistito ai Poli durante l’inverno, tuttavia dopo l’eliminazione della componente umana, nel 2016 il “Buco” presente in Antartide si era ridotto di almeno 4 milioni di kmq dal 2000, anno della sua massima espansione, fatto che indica come l’influenza umana sia stata determinante nel produrre tale fenomeno.
Questo processo di costante diminuzione sembra essersi interrotto proprio quest’anno, e le cause sono sconosciute.
Il grafico di previsione da parte del sito Copernicus di ECMWF mostra una drastica diminuzione dello strato di Ozono in Antartide nei prossimi 5 giorni, fino a valori minimi che non sono mai stati raggiunti così precocemente nella stagione.
Le cause di questa diminuzione sono, come detto, sconosciute, si può pensare all’influenza del grande e raro Stratwarming che si sta verificando in Antartide durante questi giorni (solo due i precedenti nel passato), e che può avere innescato delle reazioni chimiche nello strato di ozono.