Sembra passata un’eternità da un ottobre insulso, da un quadro meteo climatico deprimente anche per noi addetti ai lavori.
Ora siamo qui, a parlare di ben altri scenari. Addirittura si sente nominare il freddo, l’inverno, eppure siamo ancora a novembre. Volendo sintetizzare il tutto con poche parole, diciamo che la svolta c’è stata. Punto. Desiderata, agognata, necessaria, persino vitale.
Previsioni azzeccate, ma non è che ci volesse chissà che visto l’andazzo degli ultimi anni. Ipotizzare piogge fin troppo violente era semplice: siamo passati dal caldo al freddo, in un batter d’occhio. Gli inevitabili contrasti termici hanno scatenato un putiferio: temporali, nubifragi, fortunatamente non troppi danni.
Non possiamo ancora decretare il termine dell’allarme siccità, ma di certo si sta procedendo verso la giusta direzione. Anche perché, lo confermiamo, l’orizzonte si mostra cupo e minaccioso. Minaccioso e freddo, perché l’altro rischio è che il freddo giunga su di noi con ancor più vigore. Stiamo ragionando in termini di nevicate a bassa quota, perché se il trend evolutivo d’inizio settimana prossima trovasse riscontro ecco che la neve potrebbe spingersi addirittura in collina. Ma ovviamente ne riparleremo.
Quel che più conta, lo si scrive da giorni, è il risultato e il risultato è quanto mai lusinghiero. A dire il vero è inaspettato, perché in pochi – anche tra i più esperti – avrebbero scommesso in un cambiamento così profondo. Ma tant’è, prendiamoci le piogge e le nevicate e guardiamo con fiducia al futuro perché alcuni elementi suggeriscono un novembre tutt’altro che noioso. Insomma, l’inverno è già qui.