L’annunciata (e temuta) irruzione fredda da nord-est, prevista dai modelli circa una settimana fa, si è invece abbattuta sui Balcani e soprattutto sul Mar Nero. Ma sono bastati degli “sbuffi” d’aria fredda continentale perché le Marche tornassero a gelare durante la notte e al primo mattino!
La forte e vasta alta pressione estesasi al Centro e all’Est del Continente, coi massimi nei pressi della Polonia, ha infatti convogliato venti moderatamente freddi e secchi nord-orientali sull’intera Regione.
La pressione è notevolmente aumentata, portandosi tra 1025 e 1030 mb., ed i cieli si sono mantenuti per lo più completamente sereni.
Ciò ha favorito, nella notte tra sabato 2 e domenica 3 Aprile e in quella appena trascorsa, anche una notevole dispersione di calore, specie nelle vallate, interessate dal fenomeno dell’inversione termica.
Per questo motivo i marchigiani più mattutini si sono risvegliati sia ieri che oggi con un paesaggio insolitamente “imbiancato” dalla brina, che ha coperto i campi già verdi e le auto sia lungo la costa centro-settentrionale che, soprattutto, all’interno. Ecco alcuni valori minimi avutisi ieri, domenica 3 Aprile 2005, sulla costa e in pianura: Senigallia +0.2°, Civitanova Marche +1.2°, Ascoli Piceno +1.3°, San Benedetto del Tronto +4.5°. Falconara si è invece feramta a +2°. Durante il giorno, poi, i termometri sono risaliti su valori miti, anche se in diversi casi leggermente al di sotto della norma del periodo: Senigallia, per esempio, ha registrato una massima di appena +13.4°, complice la ventilazione orientale che pesca su un mare ancora freddo!
Fortunatamente, comunque, le temperature non sono scese di troppo sotto lo zero e la vegetazione appena germogliata non ha poi risentito così duramente di questo colpo di coda del freddo. Anche perché, dopo il lungo e nevoso inverno 2005, la ripresa primaverile della natura è ancora in netto ritardo nella Regione…