La depressione mediterranea è andata perdendo di importanza, ma possiede ancora sufficiente energia per generare altri fenomeni temporaleschi, a tratti anche intensi e specialmente nelle zone sopra il mare, al largo ma anche sottocosta: si tratta in ogni caso di temporali a stampo marittimo.
L’allontanamento della depressione verso sud ed il suo successivo isolamento sta consentendo un graduale miglioramento del tempo al nord, dove i fenomeni sono praticamente cessati ovunque, tuttavia su parecchie zone insiste ancora una certa nuvolosità, per lo più alternata a schiarite. Le temperature dopo la breve “freddata” dei giorni scorsi si ripresentano nuovamente più miti anche in pianura Padana, con valori in parecchi casi pari o superiori ai 10 gradi. Ancora più temperati i valori al centro ed al sud con i 14 gradi di Roma Ciampino i 13 di Grosseto. Molto mite al sud con temperature che vanno dai 14 gradi di Napoli sino ai 20 di Lampedusa: i venti in queste regioni hanno una componente meridionale.
Sul fronte del tempo questa mattina ritroviamo ancora cieli nuvolosi su gran parte d’Italia, pur intervallati con schiarite anche ampie, che tenderanno col passare delle ore a divenire sempre più importanti al nord dove la temperatura aumenterà ancora di qualche grado. Al centro la situazione resterà compromessa per gran parte del giorno pur senza fenomeni particolarmente rilevanti; alcune residue precipitazioni potranno interessare Lazio e Campania. Il sud si ritroverà ancora lungo il margine ascendente della saccatura, che per questa sera e domani provocherà la formazione di temporali marittimi localmente molto violenti: prestare quindi attenzione su queste zone.
L’evoluzione per il fine settimana vede l’anticiclone in aperto Atlantico puntare nuovamente verso N NE ed andando a pescare altra aria fredda dal nord Europa. Ad aiutare questo trasporto ci penserà un’attiva depressione presente attualmente in Scandinavia: l’aria fredda ha già preso in nottata a muoversi verso sud.
L’immagine satellitare di questa mattina lascia intravedere la discesa fredda dai mari del nord, distinguibile per la presenza di nuvolosità fratta. Entro domani mattina la massa d’aria fredda sarà addossata a nord delle alpi, in attesa di “sfondare” verso il Mediterraneo. L’ingresso del nuovo blocco freddo nel nostro paese è previsto tra il pomeriggio e la serata di domani, quando il calo termico comincerà a farsi sentire nelle regioni del nord. La diminuzione della temperatura potrebbe risultare in un primo tempo in parte frenata da possibili venti di caduta nelle alpi nord occidentali.
Inizialmente la posizione ancora abbastanza defilata dell’anticiclone delle Azzorre consentirà all’aria fredda di entrare parzialmente anche dalla valle del Rodano, l’ingresso sarà però presto chiuso dalla lenta ed inesorabile avanzata dell’anticiclone verso est.
Un lungo corridoio depressionario andrà a formarsi in una linea immaginaria che va dalla Tunisia ai Balcani, passando per l’Italia centrale. La depressione in formazione già dalla serata di domani rinnoverà condizioni di tempo perturbato al centro ed al sud.
Nel corso della giornata di domenica una attiva depressione si collocherà col suo perno sopra la Sicilia ove provocherà forti temporali nel mar Ionio. Nel frattempo la porta del Rodano si chiuderà, l’aria fredda entrerà dalla porta della Bora esponendo al grosso del maltempo le regioni adriatiche.
Lunedì la neve tornerà a cadere molto in basso su Marche, Molise, Abruzzo, ma il calo della quota neve interesserà anche il sud. Il tempo risulterà buono al nord, specie il versante occidentale, ma molto ventoso e con progressivo calo delle temperature. I venti saranno settentrionali lungo le regioni tirreniche, orientali lungo quelle adriatiche, ovunque piuttosto freddi.
Dando uno sguardo all’evoluzione per il resto della prossima settimana l’anticiclone delle Azzorre in Atlantico con molta probabilità andrà a spanciarsi nel mediterraneo occidentale convogliando su di noi venti da NW più miti in un contesto anticiclonico. Tuttavia questo non darà una garanzia di stabilità duratura poiché le carte lasciano intuire come l’Italia anche a lungo termine possa essere interessata da colate fredde dal nord Europa.