OCCHIO DEL CICLONE SULLA SARDEGNA – La ferita perturbata che si è aperta sul Mediterraneo è di quelle serie e non si rimarginerà molto facilmente: la figura ciclonica (battezzata Christine dall’Università di Berlino) si è infatti isolata sulla parte occidentale del Paese, fra la Sardegna e la Corsica, e riesce a tenersi in vita molto energica grazie all’alimentazione che gli deriva dal calore del mare accumulato lungo tutto l’arco dell’estate così rovente. Il Meteosat molto in evidenzia gli ammassi nuvolosi che si imperniano attorno al perno della bassa pressione: l’evoluzione è lentissima poiché il vortice ciclonico si trova bloccato nel suo naturale moto verso est da un muro d’alta pressione.
VIOLENTO MALTEMPO – Si è creata quindi una configurazione di blocco molto pericolosa, che ha già riservato violenti episodi perturbati, con piogge torrenziali e nubifragi come purtroppo temevano. Più di mezza Italia è finita sott’acqua e, a partire dal pomeriggio, si sono sviluppate violente celle temporalesche che hanno colpito in modo più pesante Toscana orientale, Umbria, Marche e Romagna, dove localmente sono caduti giù quantitativi di pioggia con allagamenti e locali situazioni alluvionali lampo. Qualche temporale particolarmente violento si è abbattuto anche sul Sud, che si trova più ai margini del vortice perturbato: piogge torrenziali hanno investito in particolar modo il foggiano e la Sicilia orientale.