La grande struttura depressionaria vorticosa polare nord atlantica, subisce il taglio dell’alta pressione delle Azzorre in corrispondenza di Francia, Benelux e Isole Britanniche. Conseguente evoluzione in cut-off del braccio perturbato avanzato che già interessava la nostra Penisola.
L’aria fredda in quota e la relativa instabilità, legate alla suddetta saccatura, conquistano gran parte del comparto balcanico, in un contesto ora simil zonale, imposto dall’alta pressione sub-tropicale oceanica che tenta di ricavarsi uno spazio importante in ambito mediterraneo e che tenta di ricongiungersi con la sua parte avanzata sull’Europa settentrionale, in stretto accordo con la parente russa.
Giornata che trascorrerà all’insegna dei rovesci e dei temporali su gran parte delle Nostre regioni peninsulari. Andrà meglio sul Nord-Ovest e sulle Nostre due Isole Maggiori.
Domani, giovedì, si assesterà ad una affermazione decisa dell’alta pressione dinamica oceanica, che dal comparto occidentale europeo si ergerà sin su verso la Penisola Scandinava.
Separazione convinta quindi tra la fonte (l’area depressionaria nord-atlantica) e il cut-off italico, impegnato a scivolare gradatamente in Adriatico e entrato nel raggio d’azione di una modesta ondulazione meridiana fredda russa, stimolata dalla impennata azzorriana in ambito scandivavo.
Ancora instabilità su buona parte della nostra Penisola. Più sole al Nord (ma non sul Triveneto, dove persisteranno annuvolamenti e rovesci) e sulle Nostre due Isole Maggiori.
Come sottolineato, aria relativamente fredda in quota scivola sul comparto adriatico. Tra il pomeriggio-sera anche -26°C nella media troposfera (5500 metri circa) tra medio e basso settore adriatico, sino a +2°C nella bassa troposfera (1500 metri circa). Persistono termiche puramente invernali in pieno Atlantico.
Venerdì, 1 Maggio, assistiamo ad un rafforzamento del blocco altopressorio azzorriano sul comparto occidentale europeo, con una asse d’azione che si spinge sino a coinvolgere la Penisola Scandinava lievemente sud ovest – nord est.
Tale generale evoluzione barica, favorirà l’afflusso sull’Italia e sul Mediterraneo centrale di correnti nord orientali in quota dal parziale moto retrogrado, legate all’attività ondulatoria meridiana fredda sull’Est europeo.
Ancora annuvolamenti sparsi sulla Penisola quindi, con le nuvole e i rovesci che non impegneranno solo i rilievi montuosi, ma, viste le correnti in quota, anche le coste tirreniche centro-meridionali.
Sabato, pochi cambiamenti previsti nel quadro barico europeo.
L’alta pressione delle Azzorre tenta di rafforzarsi sul Mediterraneo occidentale, mantenendo la stessa linea di blocco sin verso la Penisola Scandinava, con allungo sul comparto russo. Perde di consistenza l’ondulazione meridiana proprio in ambito russo, ma prosegue la fase lacunosa barica sul comparto balcanico, che va a coinvolgere ancora la nostra Penisola.
E allora ancora rovesci sparsi su Alpi, regioni centro-meridionali (lato tirrenico) e Isole Maggiori.
Domenica, Azzorre bloccate nel loro tentativo di vigoroso ingresso mediterraneo sulla Penisola Iberica, alta pressione dinamica oceanica in allungo tra l’Europa centrale verso il comparto russo e aria moderatamente fredda in quota che continua ad affluire sull’Italia, sfruttando il bordo meridionale della suddetta struttura altopressoria.
Instabile al Centro-Sud, versante adriatico, Isole Maggiori e rilievi alpini.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
L’attività vorticosa polare nord-atlantica e nord-europea continuerebbe a minare la stabilità atmosferica mediterranea almeno sino alla metà della prossima settimana, quando un acuto altpressorio azzorriano, in partnership con l’alta sub-tropicale africana, chiarirebbe meglio le cose.
Ma evoluzione barica generale ancora piuttosto dinamica, monitoriamo con attenzione.
Il lungo termine secondo il modello americano
Alta pressione ma non granitica, conseguenti infiltrazioni fresche in quota.
E’ troppo presto, ci ritorneremo.