E’ stata una stagione autunnale abbastanza mite, anche se non eccezionale, e con piovosità superiore alla norma.
Questo risulta dai dati elaborati dal CNR, per lo scorso Autunno, che ha visto anomalie pluviometriche particolarmente elevate sulla Sicilia.
Sappiamo infatti che l’Isola è stata ripetutamente colpita da fenomeni alluvionali, con piogge complessive che hanno superato il 400% della norma stagionale.
Le piogge sono state abbondanti anche sul resto del Sud Italia, in particolare su Abruzzo e Molise, dove sono state superiori alla norma di oltre l’80%, e sulla Sardegna.
Pioggia nella norma sul Nord Ovest italiano, sotto la norma invece altrove, in particolare su Toscana, Marche, e sul Nord Est.
In complesso le piogge sono state superiori alla norma del 17%, stagione lontana dal record di +94% che risale oramai al lontano anno 1864.
Le temperature sono state molto miti: con uno scarto dalla norma 1961-90 di +0,84°C questo Autunno si è piazzato al 14° posto tra i più caldi dal 1800 ad oggi.
Inavvicinabile, al momento, il caldissimo Autunno del 1926, che ebbe uno scarto positivo di +1,91°C, ma anche il terribile Autunno del 1835, che risultò -3,65°C al di sotto della norma.
Osservando il grafico che mostra l’andamento delle stagioni autunnali dal 1800 ad oggi, notiamo il freddo che ha accompagnato l’intero XIX Secolo, quando questa stagione rappresentava realmente un preambolo dell’Inverno, ed in particolare la netta discesa termica tra il 1800 ed il 1840 circa.
Altra discesa si può osservare tra il 1900 ed il 1920, dopodiché la stagione autunnale è cambiata.
Da circa 90 anni a questa parte si è fatta molto più mite, presentando un unico periodo freddo negli anni Settanta del Novecento.
Le precipitazioni non mostrano invece una particolare tendenza: il periodo più piovoso risale, comunque, al XIX Secolo, tra il 1830 ed il 1870.