INARRESTABILE SEQUENZA DI PERTURBAZIONI – La circolazione atmosferica a scala euro-atlantica non subisce scossoni di rilievo e pertanto il Mediterraneo resta sotto tiro delle incursioni perturbate atlantiche. Lo possiamo ben apprezzare dall’immagine satellitare: un nuovo fronte ha raggiunto l’Italia, mentre una più intensa perturbazione, collegata ad un profondo vortice centrato al largo delle coste sud/occidentali dell’Irlanda, ha raggiunto la Penisola Iberica e le coste occidentali francesi. La circolazione atlantica continua pertanto a mantenere il sopravvento su un’ampia fetta dell’Europa e solo sulle nazioni orientali permane l’azione di un anticiclone di blocco, a cui si collega il gelo presente da settimane in Russia. Abbiamo però già evidenziato come il flusso atlantico accelererà ulteriormente e tenderà a demolire l’anticiclone russo e con esso anche quei gelidi scenari invernali che interessavano le aree dell’Est Europa.
ITALIA IN GINOCCHIO, NUOVE PERTURBAZIONI – Come già preannunciato, i sistemi perturbati non danno tregua, con piogge che aggravano quelle situazioni già difficili, con danni enormi all’agricoltura e ai centri abitati, che si sono create con il violento maltempo della scorsa settimana. Si evidenziano particolari problemi in Veneto per la tenuta d’alcuni fiumi, in particolare con riferimento al vicentino ed alla bassa padovana, dove preoccupano molti corsi d’acqua in piena che minacciano di allagare anche alcune abitazioni di Bovolenta ed aree limitrofe. Sta invece migliorando la situazione ancora d’allerta per il Lazio e per la Calabria, grazie ad un’attenuazione delle precipitazioni, ma permane alto il rischio frane. Le piene dei fiumi in Triveneto derivano in gran parte dalle ingenti nevicate che hanno sepolto le Alpi. Resta molto difficile la situazione in Cadore, dove è impegnato il Soccorso Alpino per facilitare un ritorno alla normalità.
ANCORA MALTEMPO – Una perturbazione è ora sull’Italia ed un’altra più intensa sopraggiungerà nel corso di domani. La buona notizia è legata al fatto che queste perturbazioni transitano più rapidamente, evitando così la persistenza di fenomeni troppo intensi. Va detto che anche le prossime fasi perturbate, a partire da quella di domani, impattando contro la barriera alpina, porteranno nuove notevoli nevicate sui rilievi.