Ci siamo quasi, ancora una settimana e dopo la primavera meteorologica comincerà anche la primavera astronomica. Eppure le condizioni meteo previste sembrano voler annunciare tutt’altro.
Se vi è capitato di osservare i modelli matematici di previsione, o magari di leggere i nostri articoli, saprete che lo sconquasso atmosferico di febbraio sta gettando le basi per una stagione tutt’altro che stabile.
Le proiezioni stagionali più autorevoli, confermando quel che diciamo da tempo, suggeriscono almeno 2 mesi all’insegna delle perturbazioni e di anomalie termiche negative. Questo in Europa, in Italia vedremo (a nostro avviso le nostre regioni rientreranno pienamente all’interno delle dinamiche europee).
La stretta attualità contempla un grosso Vortice di Bassa Pressione causa del peggioramento di questi giorni. Sarà solamente un assaggio, perché poi arriveranno altre perturbazioni e la situazione si complicherà ulteriormente non appena un nucleo gelido russo piomberà a ridosso delle Alpi. Anche stavolta verrà agganciato dalla circolazione oceanica, tuttavia potrebbe rientrare sui nostri mari – pur con toni smorzati – ad inizio della prossima settimana. A quel punto il colpo di coda d’inverno sarà servito.
Ma sarà bene non abbassare la guardia, perché potrebbe trattarsi soltanto di un primo step. In che senso? Osservando non soltanto i modelli ma alcuni importanti indici climatici sussiste la possibilità di spinte meridiane dell’Alta Pressione delle Azzorre. Per farla semplice: l’Alta Pressione potrebbe spingersi a nord, dirottando varie irruzioni artiche nel cuore del Mediterraneo. Il che, tradotto in soldoni, vorrebbe dire giungere ad aprile (Pasqua) in compagnia dell’Inverno.
Non sarebbe la prima volta e non sarà neppure l’ultima, questo è vero, ma è da un po’ che non si vedevano scenari invernali così convincenti a inizio primavera. La bella stagione, quest’anno, dovrà attendere e conquistarsi l’Italia faticosamente.