L’elemento saliente a breve termine.
Il fine settimana proporrà un repentino quanto sensibile calo barico. La pressione subirà gli effetti dell’ingresso ciclonico proveniente dalla Scandinavia ed alimentato da aria fredda artica. La formazione di un minimo al suolo, che fuggirà a sudest, porterà condizioni di marcata instabilità, localmente maltempo, ed un sensibile calo delle temperature.
L’elemento saliente a medio termine.
Dovrebbe seguire un rapido miglioramento. L’Alta Pressione oceanica, attualmente in distensione lungo i meridiani, andrebbe a colmare la lacuna barica, allungandosi sul Mediterraneo. Tuttavia, lo diciamo da giorni, andrà rafforzandosi un’intensa depressione oceanica, situata poco a sud dell’Islanda. Configurazione tipicamente autunnale, che potrebbe condurci ad una fase segnata da tese ed umide correnti occidentali.
L’elemento saliente a lungo termine.
Figura ciclonica oceanica che potrebbe permanere in loco per lungo tempo, seppure evidenziando naturali spostamenti attorno al minimo di pressione.
Il trend a lungo termine:
Non è escluso che possano manifestarsi nuclei secondari in grado di penetrare nel cuore dell’Europa. Resta da valutare, anche se appare assai probabile, l’ingresso sui nostri mari.
Elementi di incertezza:
L’evoluzione futura, se riferiamo l’analisi al breve-medio termine, sembra scevra da dubbi sostanziali. Avremo un sensibile raffreddamento, a seguire un rapido miglioramento con ripresa termica.
Ed è qui che nascono le maggiori incertezze. Appurata l’affermazione ciclonica oceanica, dovremo concentrarci sul posizionamento depressionario. Un ruolo fondamentale potrebbe giocarlo l’Alta Pressione oceanica, se dovesse permanere prossima alla penisola iberica l’aria umida ed instabile oceanica potrebbe penetrare sin sulle nostre regioni.
Fattori di normalità climatica:
L’osservazione dei diversi diagrammi termico-barici nazionali, evidenzia un sostanziale incremento termico dall’inizio della nuova settimana. Risalita che dovrebbe condurci verso la normalità stagionale.
Temperature che poi non dovrebbe subire sostanziali variazioni, notiamo inoltre la presenza di precipitazioni non intense e ben distribuite, il che significherebbe l’azione umida oceanica sul Mediterraneo.
Focus: evoluzione sino al 14 ottobre 2008
Inevitabile che il primo step sia concentrato sugli scenari del fine settimana. Un week end costellato di rovesci, temporali, nevicate sui rilievi. L’aria fredda, artica, si getterà con irruenza nel Mediterraneo, portando alla formazione di un minino in rapido movimento verso sudest. Nel suo tragitto darà luogo al maltempo, coadiuvato da forti venti settentrionali che faranno precipitare la temperature. Possibili nevicate alpine ed appenniniche anche a quote che, vista la stagione, possono considerarsi basse.
Sin dalla domenica si prevede un graduale miglioramento, che martedì dovrebbe riguardare l’intera penisola. Tuttavia si potrebbe assistere ad un incremento della circolazione occidentali, con l’avvento di corpi nuvolosi oceanici che potrebbero favorire una ripresa delle precipitazioni sulle regioni centro settentrionali. Al sud e sulla Sicilia prevarrebbero condizioni anticicloniche.
Evoluzione sino al 19 ottobre 2008
La fine della seconda decade mensile non dovrebbe proporre sostanziali cambiamenti. Tuttavia non è da escludere che possa esservi un ingresso ciclonico più convinto, dettato da minimo di pressione secondario originatosi dalla depressione islandese.
In conclusione.
Gli anticipi d’Inverno, almeno per ora, sembrano alle spalle. Lungo termine che evidenzia una normalità autunnale diffusa, anche se le sorprese, in stagioni come queste, sono sempre dietro l’angolo.