La saccatura depressionaria sul Nord Europa va scendendo di latitudine, sotto l’incalzare di una spinta d’aria artica convogliata dalle latitudini polari. Questa colata polare è incentivata dalla distensione di una lunga figura cilindrica di Alta Pressione, protesa dall’Arcipelago delle Azzorre fino al cuore della Groenlandia.
Le immagini del Satellite permettono d’apprezzare ancora meglio l’evoluzione in atto della profonda area di Bassa Pressione, centrata a tutte le quote sulla Scandinavia. Le nubi sotto forma di ciottolato, ben osservabili tra Islanda, Isole Britanniche e Mare del Nord, evidenziano il fronte di discesa d’aria artica, sul bordo occidentale della saccatura depressionaria, che va affondando le proprie radici sul cuore centro-occidentale del Continente Europeo.
L’evoluzione per le prossime 48 ore è già stata a più riprese analizzata nei vari editoriali, con l’ondulazione depressionaria che riuscirà a portarsi fin sulle nostre regioni, generando una breve fase perturbata depressionaria a carattere freddo.
Nel contempo, le avvisaglie del peggioramento atteso venerdì si fanno già sentire, stante il flusso umido sud/occidentale, in risalita anche nei bassi strati dal Mar Mediterraneo. Si tratta di masse d’aria messe in moto lungo il bordo più meridionale della circolazione depressionaria nord-europea, ove s’inserisce tale flusso occidentale più temperato.
Queste correnti favoriscono l’addossamento di nubi ai versanti alpini italiani, ma anche su gran parte della Val Padana ed in Liguria, tutte zone ove prevale pertanto un tipo di tempo uggioso e con foschie nei bassi strati, ma senza fenomeni di rilievo, ad eccezione di piovaschi isolati, dettati dall’orografia. Nelle prossime ore e nella giornata di domani l’accentuazione di questo flusso umido porterà a precipitazioni leggermente più diffuse ed organizzate, segnatamente sul Levante Ligure, fascia prealpina centro-orientale e Friuli.
Dal punto di vista termico, si è ormai esaurita del tutto la lunga fase fresca della seconda metà di Settembre e le temperature diurne di oggi sono tornate definitivamente entro le medie stagionali, attestandosi su valori decisamente gradevoli. Sulle Isole ed in Puglia si sono raggiunti i picchi più alti, attorno ai 26-27 gradi.
Non si è esaurito, inoltre, l’interferenza instabile nord-africana che continua a disturbare le estreme regioni meridionali e la Sicilia. Gli impulsi instabili si mostrano tuttavia meno attivi del previsto, con gli ammassi temporaleschi più organizzati al largo dalle nostre regioni, in transito dal Mar Ionio verso l’Egeo. La coda di questo flusso instabile apporterà fenomeni ancora domani sul Salento, sulla Calabria ed inizialmente sulla Sicilia Orientale.