Sta per chiudersi una prima settimana d’agosto piuttosto bizzarra sul nostro Paese, nella quale c’è stata una sostanziale latitanza del bel tempo ed un certo dinamismo instabile, con scenari di variabilità soprattutto al Settentrione e a tratti sulle regioni centrali. Ora il contesto meteorologico sta nettamente cambiando: semaforo verde per l’anticiclone delle Azzorre che, dopo aver invaso la Penisola Iberica e parte della Francia, inizia ora a proteggere anche l’Italia.
Questa spinta anticiclonica costringe così il flusso perturbato nord-atlantico a scorrere, almeno temporaneamente, su latitudini più settentrionali: resta infatti attiva una vivace circolazione depressionaria tra l’Islanda e le Isole Britanniche, a cui peraltro si lega quel che resta del vortice instabile che ha interessato nei giorni passati l’Italia, ora in dissipazione sul comparto balcanico-danubiano (perno della goccia fredda collocato tra l’Austria e la Repubblica Ceca). Nonostante l’area ciclonica vada indebolendosi, resta in ballo un’energica instabilità con temporali anche di forte intensità (si sono avute persino inondazioni per le forti precipitazioni) e il raggio d’azione della spirale perturbata riesce a lambire anche parte della Scandinavia e le Nazioni Baltiche.
Nel frattempo, non molla di un solo centimetro il rovente anticiclone che si è radicato da tante settimane in Russia, alimentato da apporti d’aria caldissima di provenienza sub-tropicale. Le pianure russe (ma anche l’est dell’Ucraina) sono ancora sottoposte ad una calura soffocante, con punte costanti di oltre 40 gradi sui settori più meridionali. Nel frattempo cresce l’emergenza nazionale per gli incendi inarrestabili, che stanno costringendo a costruire fossati attorno ai siti nucleari.
Mosca, probabilmente anche per il filtro del denso fumo che avvolge la città (secondo gli esperti NASA, il fumo ha raggiunto la stratosfera ad oltre 12 chilometri d’altezza, come accade per forti attività vulcaniche), resta sui valori di ieri tra i 36 ed i 37 gradi, senza quindi al momento stabilire nuovi record. Discorso diverso per San Pietroburgo, a latitudini più alte, che ha toccato quest’oggi i 37 gradi, sgretolando il precedente record di circa 35 gradi misurato a fine luglio.
In Italia, come già anticipato, si sta dunque progressivamente affermando il bel tempo, anche se restano ancora nella giornata odierna delle riserve instabili, soprattutto sui settori alpini orientali e sulla dorsale appenninica, sebbene il flusso di correnti settentrionali piuttosto secche ha finora scongiurato la formazione di temporali degni di nota.