VORTICE POLARE – Come ormai sarà noto alla maggior parte di voi, il Vortice Polare non è altro che quella l’area di bassa pressione che staziona in quota sopra il Polo Nord: questo è considerato come un pattern circolatorio di natura stabile semi-permanente, le cui oscillazioni nel periodo invernale assumono un ruolo fondamentale sulla facilità e frequenza con cui le irruzioni d’aria gelida artica riescono a spingersi o meno a latitudini più basse del normale. In vista delle previste prime mosse invernali di fine mese, il Vortice Polare è sorvegliato speciale in quanto è atteso indebolirsi e questo significa che al suo posto si inseriranno dei forcing anticiclonici che avranno modo di veicolare aria fredda artica anche in Europa.
IMPORTANZA INDICE AO – Per misurare lo stato del Vortice Polare, ci avvaliamo quasi sempre dell’indice d’Oscillazione Artica che misura le differenze di pressione tra il Circolo Polare Artico e le medie latitudini.: quando quest’indice è su valori positivi, ciò significa che la grande bolla gelida è forte e compatta attorno al Polo, senza che vi sia particolare spazio per propensioni a scambi meridiani e quindi ad eventuali irruzioni gelide verso le medie latitudini. Al contrario, in caso di indice AO negativo, ciò significa che il Vortice Polare è debole e mal strutturato sopra il Polo, con i brandelli di gelo che in questo frangente possono facilmente spingersi fino alle nostre latitudini.
EVOLUZIONE INDICE OSCILLAZIONE ARTICA – La parte più interessante di tutto il discorso è proprio legata alle proiezioni che ci indicano le stime dell’indice AO da qui fino agli inizi di dicembre: già qualche giorno fa, fiutando il probabile corposo cambiamento di fine mese, avevamo individuato una tendenza dell’indice a scendere su valori negativi, seppure poco accentuata. Gli ultimi aggiornamenti indicano ora il collasso ormai certo del Vortice Polare, con l’indice AO che scenderà su valori negativi, come si può apprezzare dal grafico posto a lato in alto sull’articolo. Questa è la premessa per l’apertura della Porta Artica: gli inverni storicamente più gelidi hanno sempre avuto un andamento stagionale dell’indice AO su valori negativi.