FRONTOLISI DELLE PERTURBAZIONI – Prima che l’inverno inizi ad affilare le unghie, gran parte d’Europa deve fare i conti con flussi miti atlantici che trasportano diverse perturbazioni, le quali tuttavia si trovano di fronte solide strutture di alta pressione. Tra le nazioni dell’Europa Orientale e la Russia si trova un primo forte anticiclone di blocco, ormai presente da svariate settimane e che costringe le perturbazioni a salire di latitudine. Un promontorio anticiclonico si è insediato anche sul bacino del Mediterraneo: i sistemi nuvolosi atlantici giunti anche sull’Italia (ne vediamo uno sul Sud Italia, l’altro sul comparto alpino) tendono quindi a sfilacciarsi e sfaldarsi, andando incontro ad una frontolisi che li rende pressoché innocui, ovvero incapaci di dar luogo a fenomeni significativi.
QUALCHE ISOLATO TEMPORALE SUI MARI DEL SUD – La coda della prima perturbazione, in rapido allontanamento verso i Balcani, ha interessato soprattutto nella prima parte del giorno le regioni del Sud Italia. Si è trattato di nuvolaglia poco consistente, che tuttavia ha dato luogo a qualche piovasco in particolare sulla Calabria e sulla Puglia. Nel pomeriggio il sistema perturbato ha quasi del tutto lasciato le regioni meridionali: nonostante l’indebolimento dovuto al transito in territorio di stabilità anticiclonica, qualche temporale è addirittura riuscito a svilupparsi in mare tra il Basso Adriatico ed il Mar Ionio. Ricordiamo che in queste zone i contrasti termici risultano rinvigoriti dal fatto che il mare presenta temperature superficiali ben sopra la norma di questo periodo: ci sono quindi ancora tutti gli ingredienti per esaltare gli effetti delle perturbazioni.