ALTA PRESSIONE pronta a gonfiarsi come un palloncino Settembre è stato finora caratterizzato da un predominio quasi schiacciante di condizioni meteo stabili, anche se la parentesi perturbata di qualche giorno fa è stata capace di lasciare sul terreno le prime abbondanti e preziose precipitazioni. Ora l’anticiclone di matrice oceanica intende raddoppiare ulteriormente le proprie forze, andando a costruire la sua roccaforte sul cuore dell’Europa, più precisamente sulle nazioni centrali e fino alla Penisola Scandinava. In questo modo verrà innalzato un muro pressoché invalicabile per il nastro perturbato atlantico, costretto a dover risalire molto a nord e relegato pertanto ad un ruolo del tutto marginale per quel che riguarda le vicende meteo sullo scacchiere europeo.
Quando i massimi anticiclonici si insediano ad alte latitudini, generalmente non manca mai qualche insidia in sede mediterranea: la protezione del campo anticiclonico diviene infatti molto marginale e, soprattutto in una fase di transizione come quella attuale, è facile che possano attecchire o quasi dal nulla figure cicloniche in loco. L’assenza di una diretta radice africana, in supporto all’anticiclone, lascerà pertanto l’area mediterranea in balia di infiltrazioni instabili. Ce ne accorgeremo rapidamente già nei prossimi giorni, con un tipo di tempo più instabile sulle regioni del Sud Italia, mentre il Nord resterà in mano più saldamente al dominio anticiclonico. Gli strascichi instabili al Meridione potrebbero risultare duraturi ed avere un ruolo significativo sulle prospettive meteo del medio e lungo periodo.
Questa notevole performance anticiclonica a livello europeo troverà ragion d’essere nell’affondo meridiano delle depressioni atlantiche, tuttavia incapaci di evolvere verso levante per erodere il campo barico sul Continente. Ne deriverà quindi una situazione di stallo, che potrebbe non riuscire a trovare uno sbocco prima dell’inizio d’ottobre.