Quella che inizialmente era una tempesta tropicale nel nordest del Pacifico, ovvero Amanda, ha finito per dare origine alla tempesta tropicale Cristobal nella baia di Campeche (dopo aver attraversato l’America centrale). Cristobal è la terza tempesta tropicale a ricevere un nome in quella che è ormai è ufficialmente la stagione degli uragani (cominciata il 1° giugno).
Questa elevata attività ciclonica tropicale, all’inizio della stagione, rappresenta un record sui dati registrati a partire dal 1851, sebbene i più accurati corrispondano all’era dei satelliti meteorologici ovvero dal 1966.
Durante il pomeriggio di martedì il National Hurricane Center della Florida, con sede a Miami, ha rilevato che il ciclone soddisfa le caratteristiche necessarie per ricevere un nome ufficiale. E’ diventato Cristobal, tempesta tropicale nella baia di Campeche, nelle acque più meridionali del Golfo del Messico.
Nato il 2 giugno 2020, Cristobal è diventato la terza tempesta tropicale della stagione a ricevere un nome. Da quando vengono rilevanti i dati, come detto, è la prima volta che accade. Il precedente record era detenuto dalla tempesta tropicale Colin, che ricevette il nome il 5 giugno 2016.
C’è la possibilità che Cristobal possa diventare un uragano prima di approdare sulle coste meridionali degli Stati Uniti. Soltanto nel 1966 ci fu un uragano capace di sbarcare negli USA continentali a giugno, esattamente il 9 di giugno. Approdò vicino all’Appalachian Bay, in Florida, come un uragano di categoria 2.
Le previsioni attuali non tengono ancora conto di tale possibilità, sebbene la prendano in considerazione. Ciò è dovuto al fatto che Cristobal probabilmente toccherà terra gli stati messicani di Tabasco e Veracruz, con conseguente indebolimento. Pertanto è probabile che perda il suo stato di tempesta tropicale, tornando a depressione tropicale.