L’elemento saliente a breve termine.
Una propaggine anticiclonica si sta dirigendo nella nostra Penisola e nei giorni a venire determinerà un netto miglioramento del tempo. La radice calda subtropicale faciliterà un sensibile rialzo delle temperature.
L’elemento saliente a medio termine.
Un imponente struttura anticiclonica s’è impadronita dell’Europa occidentale e nei prossimi giorni, avvalendosi di un calo barico in Atlantico, si estenderà in direzione delle Isole Britanniche. Si creerà un blocco che inibirà le perturbazioni oceaniche e causerà la discesa di una depressione Artica in direzione Sud. Inizialmente dovrebbe dirigersi tra la Francia e la Spagna, innescando un richiamo d’aria umida sul Mediterraneo centrale. Al Sud si avrebbe una maggiore componente stabilizzante, mentre al Nord e su parte del Centro le correnti assumerebbero una curvatura ciclonica.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’affondo andrebbe a creare una profonda area di Bassa Pressione, destinata in seguito a traslare verso est. Si dirigerebbe così sull’Italia, determinando un ulteriore peggioramento del tempo e un sensibile calo delle temperature.
Il trend a lungo termine:
Il blocco anticiclonico potrebbe rivelarsi coriaceo e nuovi impulsi d’aria fredda scivolerebbero verso sud richiamati dall’area ciclonica presente nel Mediterraneo.
Elementi di incertezza:
Nei precedenti editoriali evidenziammo i dubbi concernenti la traiettoria della colata artica e sottolineammo come la disposizione del blocco anticiclonico avrebbe svolto un ruolo imprescindibile. Lunedì, nel corso del primo aggiornamento settimanale, sussisteva ancora qualche incertezza e le ipotesi prevalenti erano due: o il coinvolgimento diretto della Penisola ad opera della saccatura artica, o l’innesco di una rimonta anticiclonica di tipo subtropicale. Oggi i modelli propongono una soluzione intermedia, che vedrebbe un iniziale richiamo d’aria umida e mite e un successivo interessamento della nostra Penisola.
Fattori di normalità climatica:
L’andamento termico medio evidenzia un calo consistente attorno al 4/5 maggio. Le temperature potrebbero scendere al di sotto della norma, anche di molto. I successivi apporti d’aria fredda da nord non consentirebbero una risalita significativa, se non molto lentamente.
Le precipitazioni, dopo la fase di stanca prevista nel breve periodo, dovrebbero manifestarsi nuovamente – pur con tempistiche diverse a seconda delle diverse zone – e coinvolgere gran parte della nostra Penisola. Maggio potrebbe iniziare con un surplus pluviometrico in diverse regioni.
Focus: evoluzione sino al 11 maggio 2010
Nelle prossime 48 ore assisteremo ad un ingresso anticiclonico che determinerà condizioni di bel tempo e un consistente rialzo termico. Ma la tregua dovrebbe rivelarsi effimera. Sabato i primi spifferi d’aria umida causeranno un aumento della nuvolosità al Nord Italia e sui rilievi si riaffacceranno consistenti temporali. Nei giorni a seguire la nuvolosità si insinuerà anche altrove e l’instabilità dovrebbe accrescersi significativamente prima sull’Italia Settentrionale e poi al Centro.
Sarebbe il preludio di un più consistente cambio circolatorio che andrebbe a manifestarsi dopo il 5 Maggio. La saccatura artica si dirigerebbe sull’Italia e scaverebbe una profonda Bassa Pressione. Il maltempo si propagherebbe all’intera Penisola e si avrebbe un sensibile calo delle temperature. Se la tendenza venisse confermata potrebbero riaffacciarsi delle nevicate sulle Alpi e nelle maggiori cime appenniniche.
Evoluzione sino al 16 maggio 2010
Ulteriori impulsi d’aria fredda da nord manterrebbero le condizioni meteorologiche incerte sino alla metà di Maggio. Il miglioramento potrebbe concretizzarsi molto lentamente.
In conclusione.
La bella stagione, quest’anno, sembra voglia farsi desiderare. Le belle giornate dei prossimi giorni potrebbero rivelarsi un fuoco di paglia e la Primavera, seppur prossima al passaggio di testimone, proseguirà all’insegna dell’incertezza atmosferica.