A discreta conferma di quanto indicato nell’ultima analisi, proprio in queste ultime ore di mercoledì 30 marzo 2005 si sta apprestando il ritorno dei venti orientali. Venti freschi che spirano soprattutto sulla Pianura Padana, mentre al Sud prevale in parte lo scirocco. Sulle Alpi l’orografia consente nuove instabilità, con il previsto calo di quota delle neve.
Ma se la circolazione è invernale le temperature non lo saranno. Abbiamo infatti solo instabilità e non un vero tempo perturbato: gli effetti termici saranno pertanto smorzati, soprattutto a bassa quota.
Da rivedere completamente invece la tendenza a lungo termine.
1-4 aprile 2005
L’alta pressione si dispone sull’Europa orientale e invia venti da SE verso l’Italia. Fin verso domenica le temperature in libera atmosfera saranno piuttosto basse su tutti i versanti adriatici e la Pianura Padana (0°C@850hPa, circa 1400m). L’irraggiamento diurno smorzerà in parte il calo termico in pianura, ma l’aria fresca enfatizzerà i fenomeni di instabilità atmosferica con eventuali temporali.
Il tempo appare mediamente più instabile sui versanti tirrenici ed il Nord Italia (non tanto sulle Alpi interne quanto a ridosso delle pianure). Possibile instabilità anche al Sud Italia. Per avere un quadro preciso dei fenomeni consiglio di consultare i bollettini meteo locali, basati su LAM e validi per il giorno immediatamente seguente all’emissione.
5-10 aprile 2005
Perde vigore l’alta pressione e rinforza il consueto vortice polare. Chi si aspetta un tempo marcatamente zonale resta nuovamente deluso, tuttavia l’instabilità atmosferica rende al Nord Italia più probabili i fenomeni di quanto avvenuto durante l’inverno.
Il nuovo vortice polare si distingue infatti da quello consolidato nell’ultimo inverno per alcuni fattori: non invade il Mediterraneo (il Sud Italia resta con pressione più elevata) e resta con il minimo principale a Nord delle Alpi. I venti sono prevalentemente occidentali. Temperature in leggero aumento ovunque, nelle medie del periodo. Profilo termico in funzione della latitudine e non dei meridiani come sovente accaduto nell’ultimo inverno.
Il tempo non è sempre perturbato, ma vivacemente instabile con possibili piogge al Nord Italia e versanti tirrenici in particolare. Più protetto dall’Alta pressione appare il Sud Italia, dove le temperature potrebbero essere un po’ più alte della media.
A fine periodo, a marcare la decisa volubilità del tempo, potrebbe episodicamente tornare il föhn sull’Italia nord-occidentale.
11-14 aprile 2005
La nuova tendenza a lungo periodo (da confermare) vede poche novità. Sembrerebbe tuttavia crearsi un ponte perturbato tra il consueto vortice polare-scandinavo e un sistema depressionario sulle coste canadesi. I venti si farebbero così più occidentali e prenderebbe piede un classico profilo zonale, con correnti da W verso E. In sostanza ancora tempo instabile, mai troppo perturbato, ma sempre a rischio di piogge.
Riepilogo
Osserviamo in questi giorni che la crescente circolazione in meridiano (da S verso N) ha prodotto le prime deboli piogge anche sulle Alpi, dove mancavano dal Dicembre 2004. Un chiaro sintomo della classica tendenza primaverile, che pare nei prossimi giorni affermarsi sempre più decisamente, forse con una rotazione occidentale dei venti in particolare intorno alla seconda decade del mese.
Al Sud Italia pressione mediamente più elevata e venti occidentali, temperature nella media con possibili richiami molto miti dall’Africa, ma segnatamente sulle estreme regioni meridionali.