Archiviata la fase invernale al Sud Italia, dobbiamo dire che la tendenza perturbata oltre il 20 per le regioni settentrionali non è stata così incisiva. Anzi, sembrano più le regioni centrali ad esser state coinvolte dalla depressione mediterranea.
Il futuro vede una dinamica molto spiccata per le nostre regioni.
25-30 marzo 2006
Siamo di fronte ad una decisa perdita di pressione sulle medie latitudini atlantiche. L’anticiclone delle Azzorre sparisce come in genere solo nelle stagioni intermedie riesce a fare.
Si apre quindi un tipo di tempo zonale, caratterizzato da venti da W-SW, prevalentemente di libeccio. Piuttosto miti, accompagnati da periodi probabilmente caldi sulla penisola italiana. Al Nord Italia le nubi potrebbero invece a tratti inibire il rialzo termico e proporre alcune piogge.
30/31 marzo – 5 aprile 2006
Ecco una fase tipicamente primaverile con connotati “invernali”. L’anticiclone delle Azzorre recupera posizione e si dispone in meridiano unendosi all’anticiclone groenlandese. Sull’Europa Centrale si dispone il Vortice Polare-Scandinavo, decretando un repentino, sensibile calo termico.
Per quanto riguarda l’Italia tornano venti da Nord sulle regioni settentrionali, con un tempo mediamente più asciutto del periodo precedente.
Sulla penisola possibili temporali e tempo instabile.
Temperatura instabile, con possibili diminuzioni.
Riepilogo
Una primavera che propone in questo scorcio due volti: il primo quello dei miti e umidi venti meridionali, il secondo quello degli instabili e freschi venti da Nord. Possibile un rapido calo termico a fine mese, con temporali e instabilità sparsa.
Analisi basate sull’ultima emissione del modello GFS/Ensemble, run 06Z del 22 marzo 2006 (per le mappe vedi www.meteogiornale.it/mappe/index.php#ENS).
Per le finalità di questa rubrica consultare “Previsioni a lungo termine con il metodo Ensemble” – https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=7400