Nella seconda parte di settembre si è senz’altro apprezzata una tipica fase autunnale, che vede venti da Sud, a tratti umidi e portatori di abbondanti precipitazioni. La prima neve è caduta ad alta quota sulle Alpi.
Nei prossimi giorni, anziché cambiare, la scena atmosferica sembra accentuarsi sul profilo barico sin qui seguito; ma proprio per questo le condizioni del tempo potranno subire sviluppi in parte diversi da quelli avuti recentemente.
Le seguenti analisi sono basate sull’ultima emissione del modello GFS/Ensemble, run 06Z del 5 ottobre 2006 (per le mappe vedi www.meteogiornale.it/mappe/index.php#ENS).
Per le finalità di questa rubrica consultare “Previsioni a lungo termine con il metodo Ensemble” – https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=7400
8-20 ottobre 2006
L’autunno vorrebbe rapidi cambiamenti di scena nella circolazione atmosferica globale, ma non è il caso in questo periodo. Questo tuttavia non significa che il tempo resti immutabile, come sappiamo in questa stagione sarebbe inconsueto.
L’anticiclone sull’Europa Orientale si rafforza ulteriormente e tiene banco senza sosta estendendosi fino al Mediterraneo e inglobando la penisola italiana. Per contro, sul vicino Atlantico si approfondisce una marcata circolazione atmosferica, alimentata direttamente da aria polare marittima e stretta nell’Oceano tra due anticicloni: quello delle Azzorre e il nostro europeo di cui detto sopra.
La situazione propone venti decisamente meridionali, più di quanto avuto finora, ma con direzione che tende a divenire più orientale sull’Adriatico.
In una prima fase aria fresca continentale scende al bordo orientale dell’Anticiclone Russo, e alimenta una depressione sull’Egeo. Piogge e maltempo potrebbero in parte interessare anche l’Adriatico e le regioni sud-orientali italiane fino al 12.
Dopo il 16 potrebbero invece essere i venti meridionali sul bordo occidentale dell’anticiclone a decretare un calo barico sull’Europa Occidentale, con nuove più probabili piogge sulle regioni tirreniche e nordoccidentali italiane. Da seguire con attenzione eventuali fenomeni di intenso maltempo.
Gli sbalzi termici non sembrano dominare il periodo, a meno di limitati episodi. La scena termica resta oscillante attorno alle medie stagionali delle regioni italiane di pertinenza. Una maggiore influenza di aria fresca potrebbe interessare l’Adriatico e le regioni meridionali italiane. Viceversa le regioni più occidentali potrebbero episodicamente beneficiare di richiami di aria calda meridionale diretta verso la penisola iberica.
Si noti che i termini “caldo” e “freddo” sono sempre da intendersi in senso relativo alle medie stagionali delle rispettive regioni cui sono riferiti.
Riepilogo
Ancora una volta parliamo di un autunno umido-piovoso, ma questa volta gli episodi perturbati saranno più episodici, con ampi spazi per giornate serene.