Il previsto rafforzamento dell’anticiclone delineato nella scorsa analisi ha portato un po’ ovunque caratteri di bel tempo, anche molto mite. In autunno momenti assai miti non devono stupire, così come non lo devono fare i contrasti termici marcati.
Vediamo ora la tendenza del tempo per l’inizio del prossimo mese.
Le seguenti analisi sono basate sull’ultima emissione del modello GFS/Ensemble, run 06Z del 26 ottobre 2006.
Per le finalità di questa rubrica consultare “Previsioni a lungo termine con il metodo Ensemble” – https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=7400
2-7 novembre 2006
Un anticiclone supportato in quota da un promontorio subtropicale si estende dalla Penisola Iberica fin verso l’Inghilterra, dove pone il massimo al suolo.
Ad inizio mese abbiamo un deciso rialzo termico in tutta l’Europa Occidentale, fin verso la Francia e Alpi Occidentali. Viceversa ad oriente si profila una saccatura di origine polare, con un deciso calo termico sull’Europa Orientale e meridionale, fin verso l’Egeo, dove si attiva una marcata instabilità.
Il richiamo di venti orientali potrebbe invitare venti umidi anche sulla Pianura Padana, con inversioni termiche a bassa quota. Ma pare siano soprattutto il Centro ed il Sud, ma anche le regioni nord-orientali italiane, a subire dal 2 novembre un rapido calo termico.
Questo tipo di tempo pare essere piuttosto ricorrente negli ultimi anni, ma più in inverno che in autunno. Si manifesta con temperature assai rigide sul Mediterraneo Orientale, e spesso anche gran parte dell’Italia. Tant’è che abbiamo più volte parlato di “Italia capovolta”: nello specifico senso che, rispetto alle medie locali di ogni regione, abbiamo scarti positivi o nulli al Nord Italia, e negativi al Sud Italia (si veda la figura).
Per inciso notiamo anche che alcuni modelli stagionali confermano questo tipo di tempo anche per il prossimo inverno.
Dal 2 novembre avremo comunque un calo termico su tutta l’Italia, con scarsi o nulli fenomeni piovosi al Nord, mentre al Sud Italia si potrebbero avere precipitazioni.
Proprio solo tra l’1 e il 2 novembre potremmo avere un rapido interessamento perturbato sul Nord Italia, segnatamente sul NE.
Venti ovunque orientali, o nord-orientali al Sud Italia.
Dopo l’8 novembre
Come tendenza a lungo periodo vediamo un moderato ritorno del flusso zonale, con venti da W. L’anticiclone dull’Europa centrale infatti perde vigore e si rafforza il flusso in seno al ciclone d’Islanda. Staremo a vedere.
Riepilogo
Dopo aver mostrato il volto più perturbato, ora l’autunno svela il suo carattere anticiclonico, con le prime inversioni termiche e nebbie a bassa quota. Al Centro ed al Sud Italia potrebbero esserci anche marcati sbalzi termici ed un tempo più instabile. Solo un episodio cui farà seguito un nuovo rialzo termico con venti occidentali.