Nell’analisi odierna, dedichiamo l’attenzione alla prevista accentuazione dell’ondata di caldo d’estrazione sahariana. Il progressivo spostamento verso est della campana anticiclonica, sotto la spinta di un’onda depressionaria in avanzamento dall’Iberia, comporterà l’interazione più diretta delle correnti calde nord-africane verso l’Italia.
Nelle mappe GFS d’analisi della situazione termica ad 850 hPa possiamo apprezzare meglio l’evolversi della situazione nel week-end, in coincidenza dell’apice dell’ondata di calore che interesserà più direttamente il Centro-Sud. Seguendo l’ordine cronologico, per sabato avremo isoterme ben oltre i +20°C in Sardegna e su alcuni versanti alpini esteri (su questi ultimi a causa di effetto favonico determinato dalle correnti da sud). Per domenica 24 (seconda mappa in basso) la situazione potrebbe veder crescere leggermente il caldo su alcune aree del Centro-Sud Peninsulare, mentre per lunedì (terza mappa in basso) si avrà una Penisola spaccata in due, con il Nord che avrà modo di beneficiare di una rinfrescata, mentre sul Sud l’ondata di calore resterà ancora ai massimi livelli.
Proviamo a quantificare l’effettiva entità dell’ulteriore rialzo termico atteso per i prossimi giorni, basandoci semplicemente sull’analisi delle variazioni termiche all’altezza di 850 hPa (circa 1500 metri): ebbene, rispetto alla situazione attuale, per la fase culminante del caldo dovremmo attenderci un aumento fino a 4-5 gradi sui settori tirrenici e sulla Sardegna (non è un mistero che la bolla calda colpirà in misura più consistente queste zone), mentre il rialzo sarà molto più ridotto sui versanti adriatici. Rammentiamo che questo non si rifletterà in misura proporzionale sulle temperature al suolo, che risentono di fattori più delicati ed importanti quali ad esempio l’orografia e l’esposizione alla circolazione della ventilazione sui bassi strati.
Il cambiamento atteso fra domenica e lunedì al Nord, con la penetrazione d’aria più fresca atlantica, porterà a dei contrasti termici importanti che esalteranno temporali, probabilmente non solo sulle Alpi. Quella in basso è una prima proiezione del modello GFS che indica le precipitazioni attese nell’arco della giornata di lunedì.