Depressione Qinton si sposta verso il Mar Nero con il suo picco a 1006 hPa, ma le sue due propaggini depressionarie a 1006 hPa insistono immobili sull’Italia e sui territori centro orientali europei.
Il debole cuneo anticiclonico nordafricano, pur formato da due vertici a 1013 e 104 hPa, non riesce ad addentrarsi più di tanto della vasta area depressionaria puntellata sull’Italia. Solo le Regioni insulari godono di una sua piena protezione meteorologica.
Un sussulto altopressionario a 1018 hPa si nota sulla Penisola Iberica. Di origine marocchina, questo promontorio garantisce copertura sino ai Pirenei, senza riuscire ad influire sul robusto settore ciclonico mitteleuropeo (1009 hPa).
L’instabilità non accenna ad abbandonare i settori sud-orientali del Continente. Il padrone indiscusso di questa enorme area è il ciclone Qinton. Campeggiante sopra i Balcani settentrionali influisce con nubi basse cariche di pioggia su tutto il settore nord-orientale italiano, protraendosi lungo tutta la catena appennica.
Solamente sulle Regioni meridionali si rivedono sprazzi di alta pressione proveniente dal Nordafrica. Alta pressione in netta risalita anche sulla Penisola Iberica. Le nubi quasi assenti testimoniano questo faticoso tentativo di rimonta anticiclonica.
Il tutto si spegne, però, in territorio francese. Qui permane l’instabilità mitteleuropea capace, nel corso della giornata, di unificare l’intera fascia centrale del Continente sotto un’unica situazione temporalesca.
Ritrovano cieli limpidi i territori baltici e scandinavi, sovrastati dalla struttura anticiclonica Corina, incapace di influenzare le sottostanti latitudini.