Con Corina, alta pressione a 1030 hPa, confinata sopra la Scandinavia, le intromissioni instabili nordatlantiche hanno campo libero di agire in pieno centro Europa. Un lungo fronte caldo viene innalzato sopra i cieli tedeschi e polacchi introducendo possenti scontri di massa nelle aree di confine con la bolla ciclonica sottostante.
Questa è formata dal vasto regno depressionario di Qinton. I suoi due occhi a 1005 hPa e 1006 hPa sorvegliano l’intero settore italo-balcanico, respingendo i velleitari tentativi di risalita da parte dell’isobara anticiclonica nordafricana a 1012 hPa.
Anche dal versante azzorriano non si osserva alcun tentativo anticlonico di formazione, tutto viene bloccato dalla presenza di un perno ciclonico a 1008 hPa.
Precipitazioni diffuse si riscontrano sopra tutti i territori centro-meridionali europei.
Scontri temporaleschi, figli di notevoli differenze termometriche, sovrastano i cieli polacchi e cechi, in decisa estensione sopra l’intero cuore continentale nel corso della giornata. Le piogge si intensificano sui Balcani, sfruttando la robusta posizione del ciclone Qinton.
Non c’è scampo nemmeno per le Regioni settentrionali italiane ed il settore adriatico. Le infiltrazioni instabili perdono di intensità sulle zone centrali, stoppate dalla lenta avanzata anticiclonica nordafricana.
Ad occidente del Continente solo la Penisola Iberica riesce a sfruttare appieno la vicinanza al cuneo anticiclonico marocchino.