PONTE DI ALTA PRESSIONE – Il corridoio anticiclonico, che si è elevato dal Marocco fino alla Scandinavia, appare ben strutturato a tutti i livelli dell’atmosfera. In particolare, proprio alle latitudini nordiche del Continente è presente una potente bolla di alta pressione, ben radicata anche in quota. La protezione di questo vasto campo anticiclonico ha comportato condizioni meteo stabili e soleggiate in Spagna, Francia, Regno Unito e Scandinavia, ma anche su parte dei settori centrali europei. Non sono comunque mancate piccole eccezioni, dovute a fenomeni d’instabilità diurna: locali temporali nelle ore più calde si sono avuti non solo sulle regioni alpine, ma anche sulla Francia orientale, Belgio e Pirenei. Qualche isolato rovescio pomeridiano ha interessato alcune aree interne fra Scozia ed Inghilterra.
AFFLUSSO D’ARIA CALDA – Il campo d’alta pressione costituisce un muro al momento invalicabile per le perturbazioni atlantiche, ma sul Vicino Atlantico è presente l’ennesima saccatura che va evolvendo in cut-off a ridosso dell’Arcipelago delle Azzorre. Si creano in questo modo le condizioni per la risalita di masse d’aria calde d’estrazione sub-tropicale, che vanno ad alimentare lo stesso anticiclone con un contesto estivo dalla Penisola Iberica alla Scandinavia. Le temperature più alte, analogamente a quanto già accaduto mercoledì, si sono raggiunte nella parte meridionale della Spagna, con 35°, ma risultano notevoli le punte pur locali di 30 gradi in Inghilterra (località di Farnborough), Francia e Germania, mentre in Norvegia si sono toccati i 29 gradi. Parigi e Londra si sono fermate a 27 gradi.
DEPRESSIONE BALCANICA ESTESA FIN SULL’ITALIA – Una circolazione ciclonica domina invece su parte dell’Europa Orientale, con perno principale collocato tra Egeo e Mar Nero. Questa lacuna depressionaria è rinvigorita dalle correnti fresche nord-orientali che scorrono sul bordo orientale dell’anticiclone scandinavo, alimentando tutti i contrasti favorevoli alla genesi di diffusi temporali, specie nelle ore più calde. L’influenza dell’area depressionaria si fa ancora sentire sull’Italia, seppur in misura molto più marginale di quanto accadeva nei giorni passati: è così subentrata l’instabilità con temporali pomeridiani soprattutto in alcune aree del Nord e su zone interne di Sardegna e Lazio.