DINAMICA DELL’EVENTO – Ripercorriamo l’evento alluvionale che, nell’autunno 2010 (era il 4 ottobre), aveva coinvolto la zona di Varazze ed un’area relativamente ristrette del Ponente Genovese: sulle alture di Sestri Ponente si erano riversati ben 400 millimetri in appena 5-6 ore, un evento di questa portata mancava dal 1993. La bomba temporalesca aveva stazionato inizialmente per alcune ore fra Varazze e Cogoleto, causando l’esondazione dei maggiori torrenti con diversi smottamenti sulle colline della zona. In seguito il nucleo temporalesco si è trasferito poco più ad est, raggiungendo i quartieri del ponente genovese, tra Pegli e Sestri, dove ha scatenato la sua furia maggiore. Il diluvio su queste aree si è protratto per circa cinque ore, fino al primissimo pomeriggio scatenando un vero e proprio disastro. Se inizialmente sembrava non vi fossero state vittime ma solo danni materiali notevoli e situazioni di pericolo e terrore per la popolazione, successivamente si constatò la scomparsa di un operaio delle cave del Monte Gazzo, ritrovato pochi giorni dopo privo di vita nel mare antistante Sestri. L’alluvione ha dunque mietuto la sua vittima.
DATI PLUVIOMETRICI – I torrenti in piena sono esondati nella parte bassa di Sestri e Multedo, nulla ha potuto in qualche modo arrestare l’acqua che scendeva a cascate dalle scalinate e allagava i negozi, gli scantinati, le piazze, le strade, portando via auto e scooter parcheggiati. Una vera e propria alluvione lampo, come confermato dai dati impressionati delle precipitazioni: 400 millimetri di pioggia, in appena 5-6 ore, sono precipitati sulle alture di Sestri Ponente e, sempre in questo stesso arco ristretto di tempo, 380 millimetri sulla zona di Pegli. Circa 300 millimetri sono caduti in Val Polcevera, a Bolzaneto e Pontedecimo, oltre che nella zona savonese di Varazze. Solo un po’ di pioggia in più avrebbe potuto procurare un’autentica catastrofe, con la possibile esondazione del Polcevera e di molti altri torrenti che invece sono rimasti di poco entro il proprio alveo. Per trovare un evento alluvionale di questo rilievo sulla zona colpita, bisogna tornare indietro al 23 settembre del 1993, quando tra Pegli e Pra esondarono il Varenna, il San Pietro ed altri torrenti, trascinando a valle non solo auto e detriti, ma anche vite umane.
ALCUNI TRISTI PRECEDENTI -. L’area è soggetta a taluni eventi piovosi eccezionali: famosi in tal senso risultano essere i 948 mm caduti in 24 ore a Bolzaneto durante l’alluvione del 7-8 ottobre 1970. L’alluvione del 4 ottobre 2010, simile a quello del 1993, rientra in quella casistica di forte anomalia con tempi di ritorno che si possono stimare in circa 15 anni, considerando che già nel 1953, 1970, 1977, 1992 e 1993 se ne sono avute di simili.