E’ Summit, a 3000 metri di quota sul plateau ghiacciato groenlandese, la prima a tagliare il traguardo stagionale dei -50°C in questo nuovo inverno boreale. Ci è riuscita alle ore 18Z di ieri 5 novembre quando il termometro ha rilevato -51,3°C. Poi è scesa ancora fino ai -53,5°C delle ore 06Z di oggi 6 novembre.
Ma la Siberia non sta a guardare e durante l’ultima notte ha sfondato il muro dei -45°C, raggiungendo -47,1°C a Teply Kljuch, -46,4°C a Segen-Kyuel’ e -45,9°C a Batamaj. Sono tutte piccole località nella Jacuzia nord-orientale.
Verhojansk è scesa per la prima volta, di un soffio, sotto i -35°C, raggiungendo -35,1°C, Ojmjakon “appena” -33,8°C. Vedremo con l’avanzare della stagione se le più noti capitali del gelo riusciranno a riprendersi lo scettro, o se l’attivazione di tante nuove stazioni meteo nella regione riscriverà la climatologia della Siberia.
L’obiettivo, probabilmente, è di scendere sotto il limite dei -70°C, valore che nell’emisfero boreale ufficialmente non è mai stato registrato, il record infatti è di -69,6°C nella groenlandese Klinck, e quello siberiano di -67,7°C a Ojmjakon.
Chiusa la parentesi climatologica resta da segnalare che per la prima volta in questa stagione è scesa sotto i -30°C Jakutsk: la capitale della Jacuzia ha raggiunto una minima di -32,8°C.
Ma nonostante i valori più bassi si raggiungano nel nord-est della Jacuzia, le anomalie maggiori in questa prima settimana di novembre si tanno avendo nel nord del Territorio di Krasnojarsk e nella Jacuzia nord-occidentale, fino a 15 gradi sotto le medie del periodo.
Ad ovest del meridiano 100°E anche oggi infatti località come Agata e Tugoncani sono riuscite a scendere sotto i -40°C, e tante altre vi si sono avvicinate.