Di autunnale nelle giornate che stiamo vivendo c’è proprio poco, quel che va detto va detto.
Forse è giusto per l’aria frizzantina del mattino e per la prima caduta delle foglie degli alberi che è possibile attribuire queste giornate all’effettiva stagione in corso.
Per il resto non c’è una nuvola in cielo dall’alba al tramonto e, nel primo pomeriggio, è possibile andare in giro tranquillamente in maniche corte sotto un sole che, in assenza di vento, è ancora in grado di regalare sensazioni proprio estive.
Ma l’autunno toscano è, o meglio dovrebbe essere, caratterizzato da ben altre condizioni.
Stando alle statistiche Ottobre rappresenta il secondo mese più piovoso dell’anno dopo Novembre.
Questo significa che le giornate piovose dovrebbero non eguagliare ma quasi quelle non piovose.
Ed invece eccoci qui a scrutare il cielo giorno dopo giorno alla ricerca di un peggioramento che sia in grado almeno di smuovere il contatore della pioggia mensile dallo 0,0.
E non si tratta di voglia di peggioramenti, di masochismo o altro… è solo voglia di normalità.
Di quella normalità che fino a pochi anni fa non ci faceva neanche immaginare gli stati d’animo e le situazioni che viviamo oggi.
E penso ai borghi ed alle frazioni minori che in questi giorni ancora sono alle prese con il razionamento dell’acqua, penso ai fossi completamente asciutti con un velo d’erbetta sul fondo, penso ai nostri fiumi da cui iniziano ad emergere sassi e pietre dal fondo, penso all’agricoltura che programma il proprio avvicendamento e le proprie pratiche colturali basandosi proprio sul regime pluviometrico e che adesso si trova in situazioni di difficile gestione.
Penso a tutto questo ad Ottobre, in pieno autunno (sia astronomico che meteorologico), nel periodo “piovoso” dell’anno.
Il clima è cambiato, questo è sotto gli occhi di tutti, e tra macro e micro effetti iniziamo anche noi a rendercene conto.
Non rimane che sperare in un cambiamento deciso e duraturo della circolazione atmosferica sul Mediterraneo, un cambiamento in grado di condurci a giornate in cui poter annotare il fenomeno della pioggia sempre più spesso sui nostri diari, evitando possibilmente di riequilibrare le medie pluviometriche in poche ore come spesso accade.
L’appuntamento è fissato per martedì, quando potrebbero iniziare a crearsi condizioni favorevoli a precipitazioni sparse sulla regione.
Per adesso i fenomeni sembrerebbero lievi e non uniformi ma, specie negli ultimi tempi, c’è sempre la possibilità che la quantità di pioggia muti la sua consistenza a poche ore dall’evento, oppure che questa lieve incrinatura possa dare inizio a qualcosa di più sostanzioso.
L’autunno è ancora lungo… il tempo per alleviare la sete del nostro territorio c’è tutto.
Auguriamoci sia solo questione di pazienza.