La prima depressione tropicale della stagione nel Pacifico Orientale è rapidamente divenuta tempesta tropicale (“tropical storm”) nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, venendo battezzata Adrian. Mercoledì mattina, la tempesta era accompagnata da venti sostenuti intorno a 50 miglia orarie, con raffiche a 65 miglia. Il centro di Adrian era situato a 10,9°N 93,8°W, 320 miglia a sudovest delle coste di El Salvador. La tempesta si muoveva verso nordest a 8 miglia orarie.
Le previsioni indicavano un rinforzo con l’avvicinamento di Adrian alle coste dell’America centrale (segnatamente quelle di El Salvador), con la prospettiva che la tempesta salisse al rango di ciclone già nella serata di mercoledì 18 o nelle prime ore di giovedì 19 maggio. E’piuttosto raro in quella parte del mondo che una tempesta tropicale o un ciclone tocchi terra (in gergo, faccia “landfall”).
Mercoledì erano previste intense piogge, mediamente tra 150 e 250 mm, sulle coste di Guatemala e El Salvador, e addirittura si paventava il rischio di accumuli fino a 500 mm in poche ore nelle zone montuose sopravvento, con la conseguenza inevitabile di alluvioni lampo distruttive e di vasti movimenti franosi. Non abbiamo dati relativi a quanto è effettivamente piovuto in questi due paesi, mentre in Honduras, al momento più lontano dal cuore della tempesta, la capitale Tegucigalpa ha registrato 62 mm il 18 maggio.
Giovedì 19 maggio Adrian è diventato effettivamente ciclone di categoria 1. Alle 21 GMT esso era centrato a 12,9°N 90,3°E, a poche miglia dalle coste di El Salvador (ormai vicino quindi al landfall), con venti sostenuti fino a 75 nodi (86 miglia orarie). A San Salvador giovedì 19 sono caduti 42 mm di pioggia, a Tegucigalpa 33.
Le tempeste tropicali si indeboliscono quando penetrano nell’entroterra, venendogli a mancare il carburante dell’umidità che gli forniscono i caldi mari su cui si formano. Adrian, secondo le previsioni emesse giovedì sera, non doveva fare eccezioni, tanto che per le 6 GMT di venerdì 20 (ora in cui le coordinate previste per il centro erano 13,8°N 89,3°W, sul territorio di El Salvador) i venti sostenuti erano previsti non superiori a 45 nodi, una intensità nuovamente da “tropical storm”.
Per le 18 GMT di venerdì 20 Adrian era “visto” sull’Honduras, centrato a 15,2°N 87,6°W, ridotto a depressione tropicale con venti non superiori a 30 nodi.
Per le 6 GMT di sabato 21 Adrian dovrebbe ritornare in mare aperto, ma questa volta dalla parte caraibica, centrandosi a 16,8°N 85,6°W. Il ritorno sul mare dovrebbe arrestarne l’indebolimento, ma secondo il bollettino emesso giovedì sera, la tempesta non riuscirebbe a riorganizzarsi come “tropical storm”, andando così a impattare su Cuba nella giornata di domenica come semplice depressione tropicale, con venti non superiori a 25 nodi.