Un giugno decisamente freddo, quello che si è appena concluso sul Plateau Antartico e in alcune aree costiere del continente. I dati completi saranno elaborati solo nelle prossime settimane, ma per alcune basi sono già disponibili. A Vostok, era dal luglio 2004 che la media mensile non si attestava al di sotto dei -70 °C: quattro anni fa, aveva toccato i -70,3 °C. Evento non raro nel cuore dell’inverno (luglio e agosto), a giugno invece (norma climatica: -65,1 °C) vanta solo tre precedenti: occorre infatti risalire al 1986 per ritrovare quello più immediato. Ecco dunque il quadro cronologico dei mesi di giugno più rigidi:
1960 -70,7 °C
1984 -70,8 °C
1986 -70,6 °C
2008 -70,5 °C
È anche singolare notare come questo dato sia stato registrato un anno dopo il record inverso, ossia il giugno più caldo andato in archivio nella base russa, che nel 2007 aveva toccato una media di -59,3 °C. Uno scarto interannuale quasi analogo a quello di Vostok è stato rilevato pure alla base americana del Polo Sud geografico, dove la media 2008 si è attestata a -61,8 °C contro i -51,7 °C del giugno 2007, che anche in quel caso aveva rappresentato il limite superiore della serie storica. Il valore del mese appena concluso sta a -3,3 °C dalla normale 1957-2008. È invece di -8,0 °C lo scarto misurato alla base italo francese Concordia sul 2007: nel giugno passato si ebbe infatti una media di -58,9 °C, quest’anno di -66,9 °C (dato ufficioso). Per concludere la sintesi riguardante il Plateau Antartico, a Dome Argus la media è stata di -65,3 °C contro i -58,4 °C del 2007.
Lungo la fascia costiera occidentale, si segnala la media mensile della base inglese Halley, dove si sono registrati -30,4 °C; in questo caso, lo scarto interannuale è nullo (-30,3 °C nel giugno 2007), ma è importante la differenza rispetto alla normale: -3,3 °C.