Nella giornata di ieri è intercorso un anniversario particolare, quello del più grande terremoto di sempre nella storia degli Stati Uniti, e del secondo terremoto di sempre, come liberazione di energia, almeno da quando si prendono regolari rilevazioni strumentali.
L’evento accadde il 27 Marzo del 1964 in Alaska, alle 03,36, generando una magnitudo di 9.2 della scala Richter, con danni stimabili all’XI grado della scala Mercalli.
Ad Anchorage crollarono numerosi palazzi, e si aprirono voragini sulle strade; tuttavia, gravissimi furono i danni causati dal maremoto conseguente, visto che l’epicentro del sisma si verificò in mare aperto.
Le onde di tsunami raggiunsero la spaventosa altezza di 30 metri, anche per la particolarità della zona di mare ristretto nello Stretto di Prince William del Golfo dell’Alaska, causando 131 vittime e 2,5 miliardi di danni lungo la costa ovest degli Stati Uniti, California, Oregon ed Hawaii dove giunsero le onde dello Tsunami.
Nell’animazione, il grande tsunami che attraversò tutto il Pacifico, in seguito al potentissimo terremoto, e l’altezza raggiunta dalle onde sulle Hawaii e su tutta la costa del Nord America occidentale.