L’area attorno al Mar dei Caraibi occidentale è oggetto di attenta analisi da parte dei meteorologi americani per cercare di capire se sussistono le condizioni ideali allo sviluppo della prima tempesta tropicale stagionale. Si guarda, per la precisione, alla prima decade di giugno. Tale area presenta le più calde acque del bacino ed è generalmente privo di disturbi significativi da parte delle correnti ad alta quota. I meteorologi del servizio AccuWeather ipotizzano un incremento dell’attività convettiva già nei prossimi giorni.
E’ troppo presto, guardando alla prossima settimana, per dire con certezza se vi sarà lo sviluppo di un sistema depressionario tale da evolvere in tempesta tropicale o addirittura in uragano. Ma è un tratto di mare a cui bisognerà prestare attenzione perché noto per le sue caratteristiche cicloniche. L’esperto Dan Kottlowski aveva già dichiarato, alcune settimane fa, quanto segue: “la stagione degli uragani atlantici potrebbe essere inaugurata da un sistema o due già nel mese di giugno o al più tardi entro i primi di luglio”. Tra l’altro anche se El Niño è in fase di sviluppo, il suo effetto sul bacino Atlantico non arriverà fino alla tarda estate o addirittura all’autunno.
Ripercorrendo annate precedenti, nei primi giorni del giugno 2013 si sviluppò – nei pressi della Penisola dello Yucatan – Andrea, che si diresse successivamente verso la Florida settentrionale e lungo la costa atlantica. Nel 2012, due tempeste tropicali, Alberto e Beryl, si svilupparono già nel mese di maggio. Mentre l’urgano Chris si sviluppo a metà giugno evitando per un soffia la terraferma, la tempesta tropicale Debby – anch’essa sviluppatasi a nord della penisola dello Yucatan e diretta verso la Florida centrale – prese forma prima della fine di giugno.