EROSIONE DELL’ANTICICLONE – L’immagine satellitare mostra come l’anticiclone nord-africano stia mostrando segni sempre più netti di cedimento sulla parte nord-occidentale dell’Italia, dove c’è un maggiore affollamento di nubi legato alla parte avanzata della perturbazione atlantica che incombe dalla Francia. La massa d’aria fresca resta ancora confinata oltralpe e sarà proprio questa che, una volta sfondate le aree alpine, intensificherà gli effetti del fronte contrastando con l’aria ben più calda presente sul catino padano: il peggioramento entrerà però nel vivo solo nel corso di giovedì. Al momento i temporali più organizzati, legati a semplici infiltrazioni fresche, restano pertanto confinati soprattutto principalmente sui settori montuosi tra Piemonte, Valle d’Aosta e nord-ovest della Lombardia.
TEMPERATURE ALTISSIME, PUNTE SOPRA I 40° – Fatta eccezione per l’estremo Nord-Ovest, nulla è cambiato sul resto d’Italia ancora soggiogata al cupolone anticiclonico ancora proteso fin sull’Europa Centro-Orientale. Il bel tempo ha quindi prevalso su Triveneto, Emilia Romagna e tutto il Centro-Sud, salvo isolati breve temporali lungo l’Appennino favoriti dall’intensa calura nei bassi strati. L’anticiclone nord-africano ha ulteriormente intensificato il suo alito rovente, come sovente avviene nella fase terminale delle avvezioni calde sahariane: erano attesi ulteriori rialzi termici, rispetto ai valori già elevatissimi di questi giorni, e puntualmente si sono verificati. In particolare i rialzi di temperatura più marcati hanno riguardato la Sardegna ed i versanti adriatici, specie nelle sottovento rispetto a venti in genere meridionali.