Si tratta di proiezioni a lungo raggio e tali debbono essere considerate. Detto ciò, i modelli numerico-previsionali stanno tentando di comporre un puzzle evolutivo difficile da strutturare. L’estrema dinamicità che sta segnando, pesantemente, il mese di marzo non consente di dar nulla per scontato.
Dovendo dar credito agli scenari proposti dai più autorevoli Centri di Calcolo, possiamo ipotizzare – e confermare – una rapida incursione artica durante la prossima settimana. L’aria fredda arriverebbe dalla Scandinavia dopo aver attraversato parte gran parte dell’Europa centrale.
La mossa risolutiva va attribuita all’Alta delle Azzorre, capace di innalzare un piccolo muro di sbarramento contro le perturbazioni atlantiche. La mappa, opportunamente rielaborata, è del Modello Europeo ECMWF e considera l’impostazione barica del prossimo 29 marzo. Ma se voleste prendervi la briga, per curiosità, di andare a spulciare il corrispettivo Americano GFS, notereste che le dinamiche – per la stessa data – sono decisamente simili. Quel che cambia è l’entità del freddo, ovvero i dettagli sui quali avremo tempo e modo per ragionarci.